"Il Presidente della Repubblica ieri ha promulgato la legge di modifica alla legittima difesa ponendo dei paletti all’applicabilità della stessa: il grave turbamento deve essere obiettivo e la sicurezza è comunque compito dello Stato. Ricordo quando in poch* rilevammo le criticità della legge e fummo quasi tacciat* di eresia... è proprio vero che il tempo è galantuomo!""Ho presentato un’interrogazione parlamentare per la gravità di quanto accaduto a #Palermo con la sospensione della prof.ssa #RosaMariaDellAria, docente dell’istituto Vittorio Emanuele III, a causa di un presunto omesso controllo sui propri studenti. E' necessario un chiarimento da parte del Min. #Bussetti che espliciti secondo quale preciso procedimento, nonché sulla base di quali norme, abbia agito l’ufficio scolastico territoriale del Ministero per sospendere la Prof.ssa. Inoltre, per evitare in futuro il verificarsi di decisioni sanzionatorie simili, è utile che il Ministero intraprenda iniziative, anche normative, nelle quali formalizzi che il ruolo degli insegnanti non è quello di tacitare o censurare il libero esercizio di pensiero degli studenti, bensì quello di supportare ed esaltare le loro capacità cognitive e le loro specificità caratteriali positive.""Il 23 Maggio Salvini, riguardo al caso della professoressa Dell’Aria, ha annunciato davanti alle telecamere: “Tutto è bene quel che finisce bene: la professoressa tornerà presto a scuola”. Naturalmente ha omesso di aggiungere che rientrerà in servizio presto perché presto scadrà il periodo di sospensione con cui è stata sanzionata.""Oggi non voterò su Rousseau per la fiducia o meno a Di Maio. Non lo ritengo un voto utile né in un senso né nell’altro, bisogna capire come mai si sono persi 6 milioni e trecentomila voti in un anno e quali sono gli accorgimenti e i cambiamenti da adottare nel breve termine, non trasformare tutto in un attacco/difesa personale e in un conseguente voto ad personam, chiedendo peraltro di esprimersi a 100000 persone che di sicuro hanno votato m5s.""Tutti i paesi europei devono condividere con l’Italia le responsabilità dei migranti. Adesso, però, la priorità è fare sbarcare le 40 persone che si trovano sulla #Seawatch3 ancorata a mezzo miglio dalle coste di #Lampedusa, poi si potrà procedere all’applicazione delle leggi. Questo stillicidio è solo disumano."


Queste alcune delle dichiarazioni, rilasciate nelle scorse settimane, dalla deputata 5 Stelle Gloria Vizzini. Sulla stessa linea quelle della collega, di partito e d'Aula, Veronica Giannone.

Perché averle riportate? Perché Veronica Giannone e Gloria Vizzini sono state espulse dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati.

"Questa decisione - come spiega una nota pubblicata oggi dallo stesso Movimento - è stata presa a seguito delle segnalazioni delle ripetute violazioni dello Statuto e del Codice Etico del MoVimento 5 Stelle e dello Statuto del Gruppo Parlamentare del MoVimento alla Camera.

Risultano gravissime le assenze alle votazioni finali di vari provvedimenti fondamentali, condivisi e sostenuti dal nostro Gruppo Parlamentare.

A questo si aggiungono le votazioni in difformità dal Gruppo di numerosi emendamenti contrari alla linea politica del Movimento e per le quali entrambe hanno ricevuto un richiamo formale, la partecipazione in conferenze stampa gravemente lesive dell’immagine del MoVimento, oltre che la mancata restituzione forfettaria dal mese di ottobre 2018 a cui sono tenuti per regolamento tutti i parlamentari eletti del MoVimento 5 Stelle.

Il MoVimento 5 Stelle deve andare avanti compatto. Lo richiedono le nostre regole e lo richiedono i milioni di cittadini che ci hanno dato fiducia. Nessuno è al di sopra delle regole e chi le viola sarà sanzionato in proporzione alla gravità".


L'ennesima riprova di quanto sia stupido l'agire di un movimento che nato anarchico (di sinistra) sembra destinato a morire fascista. E ancor più stupido è invocare compattezze e regole in rispetto della volontà dei cittadini, quando poi si chiede il voto di fiducia su provvedimenti che non solo non facevano parte del programma elettorale ma, in alcuni casi, contenevano indicazioni pure del tutto contrarie a quelle che poi sono state approvate. E tutto questo, inoltre, per accontentare i diktat di un partito concorrente.

E chi lo fa notare diventa un traditore da espellere e da mettere alla gogna. Al di là dell'ipocrisia in cui è immerso il vertice del movimento grillino, quello che più stupisce è come anche loro - alla stessa maniera dei partiti tradizionali - cerchino di ridisegnare la realtà per truffare la buona fede di chi in loro aveva riposto la propria fiducia. E senza alcuna vergogna.