La classifica della Serie A dell'undicesimo turno del girone di andata ha una particolarità, quella di elencare - escluse Napoli e Fiorentina - tutte le squadre che finora hanno sconfitto il Milan: Inter, Lazio, Roma, Sampdoria e... Juventus.

Il Milan grande con le piccole è piccola con le grandi, questa la verità di una squadra costruita perlomeno per arrivare in Champions che però non riesce a fare risultato, neppure un misero pareggio, con le squadre a cui dovrebbe contendere il traguardo finale... nonostante la cifra spesa (a seconda dei punti di vista) ad inizio stagione.

Nell'anticipo disputato a San Siro nel tardo pomeriggio, il Milan ha perso per 2-0 contro la Juventus per due reti di Higuain, una al 23° del primo tempo e l'altra nella ripresa, al 63°.

Un Milan che Montella ha visto in partita, giudicato alla pari con la Juventus, fino a venti minuti dalla fine. Poi però, anche se Montella non lo ha detto, la sua squadra è scomparsa - un po' per la fatica, molto per lo sconforto - e non ha più impensierito o quasi i bianconeri che, almeno per qualche ora, raggiungono il Napoli in vetta alla classifica.

Dopo il 4-1 ottenuto dai rossoneri in trasferta con il Chievo, quella di oggi era stata indicata da Montella come la partita della svolta. Ad essere ironici, visto il risultato, più che di svolta si deve parlare di inversione ad U.

Infatti, invece di risalire posizioni in classifica, i rossoneri, dopo questo turno, saranno di nuovo risucchiati a metà classifica, lontanissimi dal quarto posto e neppure tanto certi, al momento, di poter conquistare un posto in Europa League.

E c'è da scommetterci che già nelle prossime ore ripartirà il toto allenatori sul possibile immediato sostituto di Montella.