A Salman Rushdie è stato tolto il ventilatore meccanico e adesso è in grado di parlare e fuori pericolo, dopo esser stato accoltellato, numerose volte, al viso, al collo e all'addome.

L'uomo che lo ha aggredito, il 24enne Hadi Matar, è stato formalmente accusato di tentato omicidio. Lui si è dichiarato non colpevole. Il giudice ne ha comunque disposto l'arresto, senza cauzione.

Il portavoce di Rushdie ha dichiarato che lo scrittore, in conseguenza dell'attentato, ha i nervi di un braccio recisi, danni al fegato e rischia di perdere un occhio.
 
Hadi Matar, residente a Fairview nel New Jersey, è nato negli Stati Uniti da genitori emigrati dal Libano. Dai suoi account sui social media parrebbe avere simpatia per il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche dell'Iran, secondo quanto riportato da NBC News. A parte questo, finora non è stato trovato alcun legame che dimostri, in qualche maniera, un rapporto diretto con organizzazioni, istituzioni e/o leader iraniani.

La polizia, ammesso che ne sia a conoscenza, non ha rivelato né il movente che ha spinto Matar ad aggredire Salman Rushdie e neppure il contenuto di uno zaino e la finalità di alcuni dispositivi elettronici trovati nella sala del Chautauqua Institution dove il romanziere di origini indiane avrebbe dovuto tenere una conferenza.