"È ora di voltare pagina". Questa la frase che può sintetizzare il discorso tenuto da Biden dopo che i delegati dei vari collegi elettorali hanno confermato le scelte degli elettori dei vari Stati americani, decretando ufficialmente la sua elezione a 46.esimo presidente degli Stati Uniti.
I delegati, o grandi elettori, hanno confermato i 306 voti del democratico Joe Biden contro i 232 del repubblicano Donald Trump.
"Rispettare la volontà del popolo è al centro della nostra democrazia, anche quando troviamo questi risultati difficili da accettare", ha detto Biden. "La fiamma della democrazia è stata accesa in questa nazione molto tempo fa", ha poi aggiunto, "e sappiamo che niente, nemmeno una pandemia o un abuso di potere, può spegnere quella fiamma".
Biden ha detto che adesso è giunto il momento di "voltare pagina, come abbiamo sempre fatto nella nostra storia, per unirci, per guarire", anche se ha voluto sottolineare che la guarigione dalla pandemia è ancora lunga, aggiungendo poi l'importanza di vaccinare l'intera nazione contro la Covid, le cui vittime negli Stati Uniti, proprio ieri, hanno superato le 300mila.
A sancire definitivamente la vittoria di Biden sono arrivate anche le congratulazioni del presidente russo Vladimir Putin, uno degli ultimi leader mondiali a farlo.
It’s official, folks. Tune in as I deliver remarks on today’s electoral college vote certification and the strength and resilience of our democracy. https://t.co/Qp2c92mYUV
— Joe Biden (@JoeBiden) December 15, 2020
E mentre la burocrazia americana sanciva l'elezione di Biden indicandolo come il nuovo presidente che dovrà entrare in carica a partire dal prossimo 20 gennaio, Donald Trump continuava la sequela di tweet e retweet basati su strampalate considerazioni di brogli e fake news in base alle quali sarebbe invece stato lui ad aver vinto le elezioni. Tanto sono ritrite e assurde le accuse e la paccottiglia a supporto che ormai è inutile riportarle.
C'è comunque un ultimo passaggio formale per l'elezione del presidente degli Stati Uniti che prevede il voto del Congresso che si terrà il prossimo 6 gennaio. Alla Camera dei Rappresentanti, la maggioranza appartiene ai democratici, mentre al Senato appartiene ai repubblicani, con uno scarto minimo di voti. Comunque, già un numero sufficiente di senatori repubblicani ha dichiarato di voler confermare, senza alcun ripensamento, la vittoria di Biden.
Per la cronaca, i dissapori "elettorali" di Trump con quello che per noi corrisponderebbe al ministro della Giustizia, William Barr, dopo che si era rifiutato di supportare Trump nella sua crociata per dimostrare brogli che non vi erano stati, sono sfociati nelle sue dimissioni annunciate dal presidente in carica e da lui motivate con il fatto che Barr voglia trascorrere le festività natalizie con la sua famiglia!
Come nuovo "Attorney General", Trump ha nominato il vice di Barr, Jeff Rosen, che ricoprirà l'incarico per poco più di un mese.