Lo Stato Islamico, giovedì, ha rivendicato tramite i suoi account sulla piattaforma Telegram la responsabilità delle due esplosioni avvenute ieri a Kerman (Iran) durante la cerimonia per commemorare il generale Qassem Suleimani, ucciso il 3 gennaio del 2020 in un attentato organizzato e messo in atto dagli Stati Uniti di Donald Trump.

Stando a una fonte iraniana sentita dall’agenzia nazionale Irna, la prima esplosione sarebbe stata causata da un attentatore suicida, mentre è ancora da stabilire se sia analoga la modalità della seconda deflagrazione. 

Sono state le riprese delle telecamere a circuito chiuso a indicare agli investigatori la presenza di un attentatore suicida, di cui è in corso l'identificazione. 

L’attacco avvenuto a poca distanza dalla tomba del generale Soleimani nel giorno del quarto anniversario della sua uccisione in un attacco Usa a Baghdad ha causato almeno 84 morti e 284 feriti, secondo i dati rivisti nelle scorse ore.