Dove troviamo Gesù? Questo è quello che si è chiesto e ha chiesto ai fedeli papa Francesco nella sua omelia per la Messa dell'Epifania. Gesù non era nel fastoso palazzo di Erode, tra i potenti, a Gerusalemme, ma in un'umile capanna di Betlemme, tra i poveri.

Ed anche oggi, se vogliamo trovare Gesù, non lo troveremo nei fastosi palazzi della politica o della finanza.

Una considerazione, quella di Francesco che include anche la Chiesa: «È sempre grande la tentazione di confondere la luce di Dio con le luci del mondo. Quante volte abbiamo inseguito i seducenti bagliori del potere e della ribalta, convinti di rendere un buon servizio al Vangelo!

Ma così abbiamo girato le luci dalla parte sbagliata, perché Dio non era lì. La sua luce gentile risplende nell'amore umile.

Quante volte poi, come Chiesa, abbiamo provato a brillare di luce propria! Ma non siamo noi il sole dell'umanità. Siamo la luna, che, pur con le sue ombre, riflette la luce vera, il Signore - la Chiesa è il "Mysterium lunae" - il Signore è la luce del mondo. Lui, non noi.»

Un'ammissione e un'autocritica non da poco da parte del Papa che, tra l'altro, indirettamente ci fa sapere quanto sia importante la corretta lettura ed interpretazione del Vangelo, soprattutto rispetto alle "regole" di un catechismo inquinato spesso da cattive interpretazioni che ne hanno fatto in passato concili che hanno guardato alle esigenze di Erode più che alle parole di Gesù.

Per seguire la via tracciata dalla cometa, ha ricordato Francesco, «occorre alzarsi, cioè levarsi dalla propria sedentarietà e disporsi a camminare. |...|

E poi bisogna rivestirsi di Dio che è la luce, ogni giorno, finché Gesù diventi il nostro abito quotidiano. Ma per indossare l'abito di Dio, che è semplice come la luce, bisogna prima dismettere i vestiti pomposi. Altrimenti si fa come Erode, che alla luce divina preferiva le luci terrene del successo e del potere.

I Magi, invece, realizzano la profezia, si alzano per essere rivestiti di luce. Essi soli vedono la stella in cielo: non gli scribi, non Erode, nessuno a Gerusalemme.

Per trovare Gesù c'è da impostare un itinerario diverso, c'è da prendere una via alternativa, la sua, la via dell'amore umile. E c'è da mantenerla.»