La scena si svolge in una sala del comune di Orbetello, cittadina di 15.000 abitanti che si affaccia sul tratto di mare davanti al promontorio che divide Porto Santo Stefano da Porto Ercole.

Un consigliere comunale celebra il matrimonio di una coppia davanti a parenti ed amici degli sposi. La sposa in abito bianco, lo sposo in abito da sera. Il celebrante si rivolge prima alla sposa chiedendo se lei Cozzi Alessio voglia prendere per moglie la qui presente Martino Valentina e poi allo sposo chiedendo se lei Martino Valentina voglia prendere per marito Cozzi Alessio.

Un attimo... ma i nomi sono invertiti! No i nomi sono corretti, è gli abiti che sono invertiti oppure le persone che hanno indossato gli abiti se li sono inavvertitamente o volutamente scambiati.

Niente di tutto questo. La moglie era proprio il marito ed il marito era proprio la moglie. In pratica un matrimonio transgender, dove gli sposi, ancora registrati all'anagrafe con il nome di nascita si sono però sposati in base a quella che adesso è per loro la verà identità.

Entrambi hanno espresso la volontà di cambiare sesso e, una volta fatto, di ripetere il matrimonio una volta ottenuta la nuova identità... anche per l'anagrafe.