Nell'Oregon, lo Stato americano che si affaccia sul Pacifico situato tra Washington e California, è in corso quello che al momento è solo uno tra i più grandi incendi attivi negli Stati Uniti e che, finora, ha mandato in fumo oltre 364.000 acri, costringendo migliaia di persone ad abbandonare le loro abitazioni. 

Bootleg, questo il nome che gli è stato assegnato, sta impegnando oltre 2.000 vigili del fuoco. Nonostante ciò, dallo scorso 6 luglio ha già devastato un'area più grande della città di Los Angeles, distruggendo almeno 160 edifici.

Sono oltre 80 gli incendi di grandi dimensioni attivi in 13 stati degli Stati americani, favoriti dalle recenti ondate di calore e dai forti venti. Il cambiamento climatico che in Europa e Cina ha causato inondazioni che hanno provocato la morte di decine di persone, nel nord America (non bisogna dimenticare il Canada) sta provocando un numero impressionante di incendi a causa dell'ondata di calore che nelle ultime settimane ha provocato temperature mai viste in quella parte di pianeta, dove d'estate il termometro normalmente non raggiunge i 25° C.

Il Bootleg, che prende il nome dall'omonima sorgente che si trova nelle vicinanze, sta interessando un'area che si trova a circa 500 Km a sud-est di Portland.

Ma, come già accennato, non è l'unico incendio in corso e secondo il National Interagency Fire Center, quest'anno gli incendi - finora oltre  4.000, quasi il doppio del totale dello scorso anno - hanno già devastato più di 1,2 milioni di acri del Paese, interessando principalmente gli Stati Usa occidentali.  Nella sola California, sono stati bruciati cinque volte più acri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
 
Nel Canada, stavolta secondo il Canadian Interagency Forest Fire Centre, sono stati invece più di 150 gli incendi solo nello scorso fine settimana, tanto che nella provincia della Columbia Britannica è stato dichiarato lo stato di emergenza a causa degli incendi in corso.



Crediti immagine: twitter.com/Oregonian/status/1417601291812065285