Esteri

A Gaza, sotto la minaccia delle armi l'IDF ha evacuato l'ospedale Al-Shifa e ha assassinato centinaia di civili bombardando una scuola in cui erano rifugiati. Il genocidio continua

Nuove medaglie per gli assassini che si nascondono dietro lo scudo della stella di Davide e dietro lo scudo della Shoah. 

Per quelli che ancora non lo avessero compreso, in quanto minus habens o cottimisti al soldo di lobby ebraiche o statunitensi, quella organizzata da Israele e dagli Stati Uniti non è una guerra contro Hamas, ma una guerra contro i palestinesi: uomini, donne e bambini... e, in quanto tale, un genocidio.

Quei vigliacchi, ipocriti, complici, e pertanto pure loro assassini, che guidano le istituzioni europee ormai dovrebbero averlo capito... ma fingono di non accorgersene non parlando più di quel che sta accadendo a Gaza e in Cisgiordania, mentre altri, riescono persino a continuare a dare sostegno allo Stato ebraico, come i tedeschi Scholz e von der Leyen, pretendendo di far credere - non è chiaro a chi - che il genocidio di un popolo sia giustificato dal diritto di difesa.

Naturalmente è un paradosso, oltretutto grottesco, dato che la Germania, appoggiando in toto i sionisti ebrei nell'ostinata dimostrazione di voler provare di aver chiuso con il nazismo, finisce per supportare una strage che non ha nulla da invidiare ad una strage nazista!

Ma non soddisfatto di quanto detto finora, il cancelliere Scholz, oggi, ha scoperto l'esistenza dei coloni ebrei,in Cisgiordania di cui ha detto di non volere nuovi insediamenti e nessuna violenza contro i palestinesi. Evidentemente quello che accade a Gaza, secondo lui, è invece normale e plausibile!

Che cosa hanno fatto  nelle ultime ore gli stragisti dell'esercito dello Stato ebraico?

In mattinata, sotto la minaccia delle armi, hanno ordinato alle persone ancora presenti all'interno dell'ospedale di Al-Shifa, di abbandonare la struttura, non solo ai rifugiati, ma anche a medici e pazienti. Oltre che stragisti, i sionisti sono anche notoriamente bugiardi, quindi via social, il portavoce dell'IDF, Daniel Hagari, ha avuto il coraggio di scrivere l'ennesima oscenità in cui afferma  che l'IDF aveva acconsentito, rispondendo positivamente alla richiesta del direttore dell'ospedale di Shifa, ai cittadini di Gaza che si erano rifugiati nell'ospedale di evacuarlo tramite un passaggio sicuro.

Mohammed Zaqout, direttore generale degli ospedali di Gaza, ha ribadito ad Al Jazeera:

"Nego categoricamente queste accuse… false. Vi sto dicendo che siamo stati costretti ad andarcene sotto la minaccia delle armi".

Zaqout ha detto che l'esercito israeliano ha chiamato la direzione dell'ospedale alle 8:00 ora locale e ha detto loro di evacuare il complesso entro un'ora. Ha aggiunto che era stato loro ordinato di evacuare lungo un percorso in cui "corpi carbonizzati" erano sparsi dall'altra parte della strada.
 
Più di 7.000 persone, tra cui pazienti in condizioni critiche e neonati prematuri, si trovavano all'interno dell'ospedale. Molte persone se ne sono andate a piedi. altre trasportate su barelle e sedie a rotelle.

"I pazienti che non possono muoversi, gli amputati e quelli in condizioni critiche" sono stati costretti a rimanere assistiti da un numero limitatissimo di personale medico, ha detto ad Al Jazeera Mohammed Abu Salmiya, direttore dell'ospedale al-Shifa. "La situazione è davvero terribile".

L'esercito israeliano non ha fornito alle persone che stavano evacuando alcun mezzo di trasporto, ambulanze o auto per trasferire pazienti e sfollati.

L'ospedale è senza cibo, acqua, elettricità e ossigeno da almeno una settimana, mentre negli ultimi due giorni le truppe e i carri armati israeliani hanno fatto irruzione nella struttura, giustificando tale atto con il fatto che Hamas avesse un centro di comando sotto l'ospedale, ma non ha trovato prove a sostegno di tale affermazione. Hamas e il personale ospedaliero hanno sempre respinto le affermazioni dello Stato ebraico.

In precedenza, all'alba, l'esercito israeliano aveva attaccato la scuola al-Fakhoora nel campo profughi di Jabalia, che ospitava centinaia di rifugiati, assassinando almeno 50 persone, secondo quanto riferito da un funzionario palestinese all'agenzia di stampa AFP. In serata il numero è salito a 200.

Da Amman la portavoce dell'UNRWA, Tamara el-Rifai, ha detto ad Al Jazeera che l'agenzia palestinese per i rifugiati non è più in grado di fornire protezione alle persone che arrivano nei suoi rifugi e nelle sue scuole a causa del continuo bombardamento israeliano in tutta l'enclave, ricordando che finora sono stati colpiti 70 edifici dell'UNRWA, mentre sono 103 i suoi dipendenti uccisi dall'inizio della guerra.

Riferendosi all'attacco aIla scuola al-Fakhoora, il direttore dell'UNRWA, Philippe Lazzarini, ha detto, di aver ricevuto immagini e filmati terribili di molte persone uccise e ferite.

Sempre oggi, nel nord Gaza sono stati uccisi 32 civili palestinesi, di cui 19 erano bambini, mentre nell'attaco di un'altra abitazione nel sud, a Khan Younis, sono state uccise 15 persone.

Nuovo appello, sabato, dell'ambasciatore Sufyan Qudah, portavoce ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Giordania, che ha condannato i nuovi crimini israeliani, affermando che violano i valori umani universali, l'etica e le norme del diritto umanitario internazionale, in particolare la Convenzione di Ginevra sulla protezione delle persone civili in tempo di guerra del 1949.

Qudah ha sottolineato che la continua assenza di giustizia e protezione per i palestinesi, insieme alle gravi violazioni del diritto internazionale e del diritto umanitario, rappresentano un pericoloso deterioramento che deve essere immediatamente fermato, chiedendo un'azione internazionale efficace per fermare la brutale aggressione in atto a Gaza contro civili, infrastrutture civili, scuole, ospedali e luoghi di culto ed invitando la comunità internazionale ad adottare tutte le misure e le azioni necessarie per fermare la tragedia derivante da questa aggressione israeliana.

Figuriamoci se verrà ascoltato!



Crediti immagine: twitter.com/Syrian_Braa/status/1725856906156052671/photo/1

Autore Giuseppe Ballerini
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