Operación Libertad è la manifestazione prevista da Guaidó per sabato 6 aprile. L'ennesima manifestazione per portare in piazza i venezuelani e chiedere le dimissioni di Maduro facendo leva sull'arresto del capo suo staff Roberto Marrero, avvenuto qualche giorno fa, sui disagi provocati dal blackout e sulla necessità di far entrare in Venezuela gli aiuti umanitari fermi ai confini di Colombia e Brasile.

Al suo quaderno delle doglianze, Guaidó ha potuto aggiungere anche la sentenza della Corte dei Conti venezuelana che giovedì lo ha interdetto dal ricoprire incarichi pubblici per i prossimi 15 anni,  per non aver dichiarato oltre 310 milioni di bolivar per spese di viaggio e 260,4 milioni di bolivar per spese di alloggio.

Per Elvis Amoroso, presidente della Corte dei Conti della Repubblica Bolivariana del Venezuela, la condanna nei confronti di Guaidó sarebbe motivata da violazioni della legge, dall'usurpazione di funzioni pubbliche e dall'aver agito insieme a governi stranieri contro l'ordine costituzionale venezuelano.

Questo perché, in base all'articolo 187 della Costituzione del Venezuela, i deputati sono tenuti ad operare solo per il popolo del Venezuela e non possono avere un reddito derivante da altre fonti, o esercitare altre funzioni oltre a quella di parlamentare.

Ma Guaidó non ha ritenuto di tenere in considerazione più di tanto le parole di Amoroso, dichiarando di non riconoscerne la funzione, perché dipendente dall'attuale presidente in carica Maduro.

Inoltre Guaidó sa bene che può contare sull'appoggio degli Stati Uniti, di cui ormai può tranquillamente essere definito come il rappresentante sul campo. E gli Usa, da parte loro, non mancano di ricordare a Guaidó che il Venezuela è sempre al centro degli interessi di Trump.

Questa è la dichiarazione che quest'oggi il Consigliere per la sicurezza nazionale Bolton ha rilasciato sull'argomento:

"L'amministrazione condanna l'uso continuato da parte di Nicolas Maduro di personale militare straniero nel suo tentativo di rimanere al potere, compresa l'introduzione di personale e attrezzature militari russi in Venezuela.Maduro utilizzerà questo supporto militare unicamente per reprimere ulteriormente il popolo del Venezuela, perpetuare la crisi economica che ha distrutto l'economia venezuelana, e mettere in pericolo la stabilità della regione. Chiediamo all'esercito venezuelano di rispettare il proprio dovere costituzionale di proteggere i cittadini del Venezuela.Evidenziamo con forza gli attori esterni all'emisfero occidentale dal dispiegare risorse militari in Venezuela, o altrove nell'Emisfero, con l'intento di istituire o espandere le operazioni militari. Considereremo tali azioni provocatorie come una minaccia diretta alla pace e alla sicurezza internazionale nella regione. Continueremo a difendere e proteggere gli interessi degli Stati Uniti e di quelli dei nostri partner nell'emisfero occidentale, che sono radicati in un rispetto condiviso per la libertà, la sicurezza e lo stato di diritto".

Dichiarazione che ci fa capire come dopo che le proteste, gli aiuti umanitari e il blackout non hanno ottenuto nessun esito in relazione al tentativo di spodestare Maduro, gli Usa adesso intendano passare ad azioni ben più concrete.