Ancora una volta, con nostro vivo rammarico, dobbiamo costatare come la Sicilia, e Augusta particolarmente, sia tenuta in scarsissima considerazione dal Governo nazionale.

L’occasione c’è data dalla diffusione sulla stampa nazionale dell’elenco dei porti italiani che beneficeranno degli investimenti previsti dal Recovery Plan.
A fronte di sovvenzioni e finanziamenti ai porti di Trieste e di Genova, cui andrebbero rispettivamente 388 Milioni di Euro e 500 milioni di Euro, nessuna cifra è indicata per il porto della città di Augusta.

Un’esclusione, quella del nostro porto, che non condividiamo, stante il fatto che la struttura è considerata “ Porto strategico” dell’Unione Europea, ricordiamo inoltre che, per volume di traffico e intensità economica, è tra i più importanti d’Italia. Se queste considerazioni sono vere, e sono vere, allora non riusciamo a comprendere quale logica abbia fatto da supporto all’esclusione del nostro porto dalla lista degli interventi finanziari. A meno che la scelta non trovi giustificazione nella solita volontà del Governo di considerare la Sicilia al pari di una colonia, da emarginare da ogni processo di sviluppo economico.

E’ dell’altro ieri la notizia che la Sicilia è stata indicata come possibile sito per lo stoccaggio di rifiuti nucleari.Anche in quell’occasione il MSFT, per tramite del nostro Segretario regionale, Mario Settineri, ha fatto sentire forte la nostra protesta. Lo stesso facciamo adesso per il nostro porto, e lo facciamo con la stessa forza e con lo stesso sdegno.

Chi ci governa, a livello comunale, regionale, nazionale deve comprendere che i siciliani non sono più disposti a essere mortificati nelle loro giuste aspirazioni di crescita sociale ed economica. Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore vuole, con forza, che sia rivisto il piano d’investimenti che riguarda i porti italiani e che, in questo nuovo piano trovi posto il porto di Augusta.


Benedetto Giannotta
Commissario sezione MSFT Augusta