I conti (sballati) di Matteo Renzi. Siamo di fronte a un pazzo o a un bugiardo?
Il Movimento Cinque Stelle sostiene di aver RINUNCIATO a 23 milioni di € in sei anni attraverso il meccanismo dei bonifici più o meno revocabili. La media fa circa 4 milioni all'anno. Bene.
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Il Partito Democratico ha RINUNCIATO a molto di più attraverso l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Nel 2010 il PD di Bersani prendeva 60 milioni di €, nel 2011 57 milioni di €. Adesso, nel 2018, questa cifra è pari a ZERO.
Dunque noi abbiamo rinunciato a 60 (sessanta), loro hanno rinunciato a 4 (quattro).
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Io direi che può bastare con questo giochino infantile, che dite?
Adesso che abbiamo capito la differenza dei numeri, lasciamo stare le RINUNCE e parliamo delle SCELTE.
Noi siamo per gli Stati Uniti d'Europa, per i vaccini obbligatori, per l'Expo e i grandi eventi, per il lavoro e non per il reddito di cittadinanza, per i diritti civili e sociali su cui non ci si astiene e non si scappa, per la democrazia interna fatta nei seggi e non sul software di Casaleggio, per la giustizia e non per il giustizialismo. I Cinque Stelle hanno qualche idea o sono capaci solo di insultare?
Buona giornata, amici. Avanti insieme
Come dimostra il post pubblicato nella pagina, le parole riportate da Matteo Renzi non sono una bufala, falsa notizia o fake news... quelle parole le ha proprio scritte lui e pubblicate sulla sua pagina facebook.
Che cosa c'è che non va? Diverse cose.
I 23 milioni di euro "donati" dai parlamentari 5 Stelle si riferiscono alla legislataura appena conclusa. Una legislatura dura cinque anni e non sei. Pertanto i 23 milioni non vanno divisi per sei, ma per cinque. La media, pertanto è di 4,6 milioni all'anno e non 4 milioni.
Bene, dice Renzi, ma non va per nulla bene, visto che non dimostra di conoscere quella che è la durata di un mandato parlamentare. Oltretutto, si presenta agli elettori dicendo che i suoi avversari politici sono degli incompetenti!
Il resto del "ragionamento" di Renzi è ancora più imbarazzante e soprattutto preoccupante in relazione alle sue facoltà intellettuali. Infatti, Renzi mette in relazione la donazione di parte dello stipendio dei 5 Stelle con l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, affermando che il Pd, rinunciando a quasi 60 milioni di euro nel 2018, avrebbe fatto meglio dei 5 Stelle che invece avrebbero rinunciato solo a 4 milioni di euro!
Le possibilità sono due: o Matteo Renzi non ci sta più con la testa oppure ritiene che gli italiani siano tutti dei poveri imbecilli. A chi legge scegliere che cosa sia peggio.
Il folle ragionamento di Renzi raffronta due cose completamente diverse. Infatti, anche i 5 Stelle hanno rinunciato al finanziamento dei partiti, senza dimenticare che sono stati i primi a chiederlo. Quindi, come il Pd, anche il M5S ha rinunciato per legge, visto che è stato abolito, al 100% di quanto gli sarebbe spettato in base al risultato elettorale ottenuto nelle urne.
Renzi avrebbe dovuto invece raffrontare le donazioni dei parlamentari del Partito Democratico ad un fondo destinato alla collettività, come quello dei 5 Stelle destinato al finanziamento di iniziative legate al microcredito. Quanti sono i soldi dello stipendio che i parlamentari Pd hanno restituito alla collettività? Zero! In cifra, 0. Nulla, niente. Anche dividendo zero per sei, per cinque o per qualunque altro numero di anni, zero continua a rimanere zero!
Quindi, tornando a quanto affermato da Renzi, la frase corretta e vera è che i parlamentari 5 Stelle in 5 anni hanno rinunciato a 4,6 milioni di euro ogni 12 mesi, mentre i parlamentari Pd hanno rinunciato a 0 (zero) euro.
A questo punto non rimane che riformulare quanto scritto dallo stesso Renzi, corretto dai suoi errori e dalle sue menzogne: "Matteo Renzi è capace d'intendere e di volere oppure è capace solo di mentire?"