La donna, 49 anni, di Nuoro ha detto quattro volte sì in presenza di testimoni e dei medici che hanno applicato la sedazione palliativa.
La grande differenza con il passato, sottolinea Filomena Gallo segretaria dell'Associazione Coscioni, è che, grazie al testamento biologico, non è ora più necessario affrontare battaglie nelle aule dei tribunali per vedere rispettate le proprie volontà sul fine vita, come l'interruzione delle terapie.
Una battaglia vinta in nome della libertà e del buon senso.