Molti Italiani preferiscono, ancora oggi , continuare a credere che il COVID 19 sia una semplice ed innocua influenza stagionale!

Ecco come definiscono il Coronavirus alcuni tra i piu' importanti infettivologi, scienziati e medici in Italia e nel Mondo :

l'infettivologo Massimo Galli, Primario dell'ospedale Sacco di Milano, afferma : " «Chi ha cercato di infondere tranquillità, e li capisco, non ha considerato le potenzialità di questo virus. In quarantadue anni di professione non ho mai visto un' influenza capace di stravolgere l' attività dei reparti di malattie infettive. La situazione è francamente emergenziale dal punto di vista dell' organizzazione sanitaria. È l' equivalente dello tsunami per numero di pazienti con patologie importanti ricoverati tutti insieme!"

Raffaele Bruno, infettivologo del Policlinico San Matteo di Pavia, ci parla del Coronavirus: "È un virus che non conosce noi come noi non conosciamo lui e per questo motivo la situazione è di meno facile lettura del previsto, che costringe i dottori, gli infermieri e i medici ad uno sforzo estremo nel riorganizzarsi totalmente...per questo  stiamo cercando di rimanere lucidi...

Susanna Esposito presidente infettivologi WAidid: "  La popolazione è suscettibile a questo agente infettivo, in quanto sconosciuto, al 100%, ma la probabilità di morte è pari al 2,7%. È fondamentale un atteggiamento precauzionale per evitare il rischio di pandemia. Non esiste ad oggi una terapia antivirale efficace o un vaccino specifico che possa combattere l’infezione, ma il Paese deve rimanere unito, garantendo un approccio univoco in tutte le Regioni di Italia con l’obiettivo di contenere il contagio attraverso misure preventive. Falsi allarmismi da una parte o eccessiva superficialità dall’altra sono da bandire. Il lavoro degli ospedali deve essere perfettamente integrato con il territorio, fornendo indicazioni nazionali precise. Un soggetto che presenta sintomi respiratori, febbre, tosse e catarro, e che nelle ultime due settimane non si è recato in Cina e non è entrato in contatto con un paziente contagiato, non ha motivo di preoccuparsi e presentarsi al Pronto Soccorso chiedendo l’esecuzione di test virologici specifici. molto complessa e delicata". 

Giovanni Rezza Direttore dell'Istituto Superiore di Sanita' : "Il numero medio di patologie osservate tra le persone decedute (e che avevano contratto il Coronavirus) è di 3,4. Complessivamente, l’15.5% delle persone decedute presentava o nessuna o una sola patologia, il 18.3% soffriva di due patologie e il 67.2% presentava tre o anche più patologie. Più aumenta la percentuale dei decessi, più è difficile comprendere, dunque, il peso specifico del Coronavirus nella morte del paziente. Meno complessa la deduzione nei pazienti che non presentano patologie, ossia meno di quel 15.5% rilevato dall’Istituto, al netto di un eventuale numero di pazienti senza alcuna patologia, ma molto avanti con l’età e per i quali evidentemente anche una banale influenza, figuriamoci il Coronavirus, può risultare fatale. Il bollettino dell’Istituto superiore di Sanità offre, inoltre, un altro spunto di riflessione. Il 74,6% delle persone che hanno perso la vita nelle ultime settimane e che sono state trovate positive ai tamponi soffriva di ipertensione, seguita dalla cardiopatia ischemica (presente nel 70,4% dei casi) e dal diabete mellito (presente nel 33,8% dei pazienti). Il tempo medio dall’insorgenza dei sintomi al ricovero in ospedale è stato di 5 giorni, mentre il tempo trascorso tra il ricovero e il decesso è stato di 4 giorni. Tutti possono acquisire questa infezione, ma verosimilmente categorie con patologie respiratorie croniche, insufficienza di organo o soggetti immuno-compromessi come anche gli anziani e i bambini nei primi anni di vita, hanno un rischio più elevato di mortalità rispetto alla popolazione generale"

Queste sono solo alcune delle voci dei piu' illustri tra  ricercatori e medici che stanno affrontando questa epidemia da COVID 19 nel nostro Paese...affinche' tutti gli Italiani comprendano in modo definitivo che ci troviamo di fronte ad un nemico invisibile che non conosciamo e da cui bisogna difenderci ad ogni costo e in ogni modo per preservare la specie umana! Al momento non ci sono vaccini e l'unica arma a nostra disposizione e' quello di arginare l'epidemia! Per cui cerchiamo di responsabilizzarci per combattere e superare insieme questo momento buio... della storia dell'umanita'!