Torna, a partire, dal 5 Marzo, alle 21.25, su Nove, “Faking It – Bugie Criminali”, la serie true crime, in otto puntate, condotta da Pino Rinaldi, giornalista e storico inviato di "Chi L’ha Visto?" che, in ogni puntata, osserva e analizza i protagonisti di cronaca nera, attraverso lo studio del linguaggio e del comportamento.
A volte, è, grazie al linguaggio del corpo e al tono della voce, che riusciamo a conoscere, veramente, qualcuno.
Pino Rinaldi e la sua squadra tornano ad analizzare alcuni dei casi più complessi della cronaca nera italiana, studiando il linguaggio e il comportamento degli assassini.
Al fianco di Rinaldi, ci saranno, ancora una volta, la profiler Margherita Carlini (psicoterapeuta e criminologa forense), il listener Felix B. Lecce (esperto in comunicazione forense) e il watcher Diego Ingrassia (esperto in analisi emotivo-comportamentale).
In ogni puntata, Pino Rinaldi tiene le fila della narrazione, con la cronaca dettagliata della vicenda, mentre i tre esperti si concentrano sull’analisi di interviste, testimonianze, intercettazioni ambientali e fotogrammi che riprendono i colpevoli, per studiare il linguaggio verbale e non verbale, la postura, le espressioni, la gestualità dell’omicida e confermare, anche grazie a questa lettura inedita dei fatti, le risultanze processuali.
Si parte con le vicende legate al femminicidio di Elena Ceste (in onda martedì 5 marzo): quando Elena scompare, il marito Michele Buoninconti è, in prima linea, nella squadra delle ricerche. Sembra, soltanto, un marito alla ricerca della moglie, ma, quando nove mesi dopo la scomparsa, il cadavere di Elena Ceste viene ritrovato, Buoninconti viene accusato di omicidio. Gli esperti, di “Faking it”, analizzeranno i materiali video e audio, di quei nove mesi, per svelare l’oscura verità nascosta dal marito, condannato, in via definitiva, a trent’anni.
Spazio, tra le altre, per la storia di Tatiana ed Elena Ceoban (12 marzo), madre e figlia, scomparse, misteriosamente, dal loro paesino in provincia di Viterbo e mai più trovate. Dopo tre gradi di giudizio, Paolo Esposito, marito di Tatiana e patrigno di Elena, è stato riconosciuto colpevole, nonostante lui continui ad affermare di essere innocente. Secondo Paolo Esposito, Tatiana ed Elena non sono morte, ma sarebbero scappate, volontariamente, dalla cittadina. Ripercorrendo questo caso, si andrà alla ricerca di una risposta: Tatiana e Elena sono fuggite o Paolo Esposito è il responsabile del duplice omicidio?
Nelle puntate successive, ci sarà spazio anche per il delitto di Cogne (19 marzo), l'infanticidio più noto e tragico della storia italiana. Annamaria Franzoni, madre di due bambini, è stata condannata, per aver ucciso, nel suo letto, Samuele, di appena due anni. È un caso che ha diviso l'opinione pubblica, tra innocentisti e colpevolisti, fitto di punti oscuri e risvolti inquietanti. In questa puntata, gli esperti, di “Faking it”, cercheranno le risposte ai quesiti sollevati dal caso: è stata Annamaria ad uccidere Samuele? E, se è stata lei, sta mentendo e finge di non ricordare, oppure è possibile compiere un omicidio e rimuoverlo dalla propria memoria?
A seguire il tragico naufragio della Costa Concordia (26 marzo), uno dei più gravi incidenti della navigazione civile italiana, in cui hanno perso la vita 32 persone. Secondo la giustizia italiana, la responsabilità, del disastro, è del comandante Francesco Schettino, condannato a 16 anni, per naufragio colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, abbandono della nave e abbandono di persone incapaci. Lui non è né un criminale di professione né un assassino colpito da un raptus omicida: il suo profilo corrisponde ad una persona che, con le sue azioni, il suo comportamento e la sua assenza di lucidità, ha determinato la morte di 32 persone. Schettino si è, sempre, difeso, asserendo di non essere l’unico responsabile del disastro: il focus, di questa ultima puntata, è l’indagine della personalità di Francesco Schettino e degli errori che ha commesso.
Spazio anche per un altro terribile delitto, quello commesso da Padre Graziano, in "Omicidio In Canonica", che racconta la storia di Guerrina Piscaglia, scomparsa nel maggio del 2014, da un piccolissimo comune, in provincia di Arezzo. La giustizia ha ritenuto responsabile della sua morte Padre Graziano, che è stato condannato a 25 anni di carcere, per omicidio. È la volta de "L’Angelo Della Morte", sul caso di Alex Stazzi, l’infermiere condannato per l’omicidio di Maria Teresa Dell’Unto e per aver ucciso 5 anziani, in una casa di riposo, a Tivoli, nel 2009. Si parla, poi, del Caso di Dina Dore, di Gavoi, in provincia di Nuoro: un altro terribile femminicidio, in cui la donna è stata uccisa e nascosta nel bagagliaio, della sua auto, il 26 marzo 2008. Mandante, dell’omicidio, è il marito, il dentista Francesco Rocca, che aveva incaricato un giovane di 18 anni, Pierpaolo Contu, di ucciderla. “Faking It – Bugie Criminali” tratterà anche l’episodio dal titolo "Le Bugie Di Renzo Dekleva", sul caso ambientato in provincia di Vicenza, a Piovene Rocchette, dove, nel 2011, viene ritrovato il corpo, senza vita, di Lucia Manca, scomparsa tre mesi prima. Secondo il Giudice, il delitto è avvenuto tra le mura domestiche, probabilmente dopo una lite, ed il colpevole è Renzo Dekleva, marito della vittima che continua a mentire, rimanendo incastrato nel castello di bugie che ha costruito.
“Faking It – Bugie Criminali” (8x70’) è prodotto da Stand By Me, per Warner Bros. Discovery e sarà disponibile, dal 5 marzo, su Nove, e in anteprima streaming, su discovery+. Nove è visibile al canale 9, del Digitale Terrestre, su Sky, canale 149 e tivùsat, canale 9.