La speranza di un ritorno al passato nell'intervista pro Salvini del cardinale Ruini
Il cardinale Ruini, pur non avendo da tempo più alcun ruolo attivo nella Chiesa, in quanto gerarchia, , è stato intervistato (e non se ne comprende il perché) da Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera.
Di seguito, due passaggi dell'intervista che hanno fatto discutere.
Salvini è così cattivo come lo dipingono? È possibile il dialogo con lui? O deve cambiare linea sui migranti?
«Non condivido l'immagine tutta negativa di Salvini che viene proposta in alcuni ambienti. Penso che abbia notevoli prospettive davanti a sé; e che però abbia bisogno di maturare sotto vari aspetti. Il dialogo con lui mi sembra pertanto doveroso, anche se personalmente non lo conosco e quindi il mio discorso rimane un po' astratto. Sui migranti vale per Salvini, come per ciascuno di noi, la parola del Vangelo sull'amore del prossimo; senza per questo sottovalutare i problemi che oggi le migrazioni comportano».
Sbaglia a baciare il rosario?
«Il gesto può certamente apparire strumentale e urtare la nostra sensibilità. Non sarei sicuro però che sia soltanto una strumentalizzazione. Può essere anche una reazione al “politicamente corretto”, e una maniera, pur poco felice, di affermare il ruolo della fede nello spazio pubblico».
Quasi inutile sottolineare come queste frasi siano state da tutti interpretati come un "placet" alla politica sovranista. Ovvio, pertanto, che la propaganda salvinista abbia subito colto al balzo l'assist del cardinale e abbia messo in bocca al cosiddetto capitano le seguenti parole:
«Ringrazio il Cardinal Ruini, che spero di poter incontrare, per le parole che invitano al confronto, all'apertura, alla riflessione e all'incontro, per lo sviluppo di valori, principi e idee che sono molto spesso comuni.L'Italia o è cristiana o non lo è. Un conto è accogliere chi scappa dalla guerra, un altro è far finta che in Italia ci sia spazio, casa e lavoro per tutti, cosa che non è e che porta allo scontro.Sul diritto alla vita, sulla tutela della famiglia, sulla libertà di scelta educativa e sulla difesa delle nostre radici le posizioni della Lega sono assolutamente salde».
Una dichiarazione, quella di Salvini, che come sempre non tiene conto della realtà e promuove considerazioni non vere... ma a questo siamo abituati. Infatti, non si capisce come Salvini possa dire che sia disposto ad accogliere chi scappa dalla guerra, quando di fronte alla guerra civile in atto promuove respingimenti in mare di persone che arrivano dalla Libia. Oltretutto, questa è stata sempre la posizione dell'ex-ministro, che non ci ha mai spiegato, però, come faccia a sapere che quanti vuol far marcire in mare siano in fuga o meno da una guerra e siano, pertanto, degni o meno di essere accolti. Inoltre, nessuno ha mai detto che in Italia ci sia spazio, casa e lavoro per tutti.
E adesso cerchiamo di comprendere le parole di Ruini.
"Il simbolo - secondo Wikipedia - è un elemento della comunicazione, che esprime contenuti di significato ideale dei quali esso diventa il significante..." insomma, un modo per riconoscersi. E che il simbolo non sia così importante come il contenuto lo dimostra il fatto che le prime comunità cristiane, nella Roma imperiale, per riconoscersi utilizzassero un pesce (perché il termine in greco era acronimo per Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore) e non una croce che per i romani era uno strumento di tortura.
Quindi, a rappresentare i contenuti del cristianesimo, non è tanto il simbolo, una convenzione, quanto la Bibbia e, in particolar modo, i Vangeli, dove è scritto l'esatto contrario di ciò che Salvini vuol promuovere.
Salvini sta al cristianesimo e ai Vangeli come l'acqua salata sta ai laghi e ai fiumi... non solo non ha nulla da spartirvi, ma non sa neppure di cosa si tratti. Salvini è stato arruolato dagli ultra nazionalisti americani e russi con il compito di promuovere in Italia una politica di disgregazione dell'unità Europea e, soprattutto, del pensiero culturale europeo che è alla base del sistema dei diritti fondamentali (almeno presunti) che oggi conosciamo e che i sovranisti, o fascisti, come li vogliamo definire, vogliono smantellare.
La Chiesa preconciliare dei Ruini è favorevole a questo disegno politico, perché crede che l'unico modo per far sopravvivere il cattolicesimo (non il cristianesimo) sia quello di ricorrere ad una chiesa spirituale dove tradizione, superstizione e un soprannaturale che rasenta la magia debbano essere gli unici riferimenti di un popolo bue che deve aspirare solo a credere, obbedire e combattere (contro il nemico di turno).
Ben vengano i Salvini di turno per i Ruini (nomen omen) che della Chiesa, quella vera, vogliono fare macerie.