Gaza, l'IDF conferma di aver bombardato un convoglio di ambulanze con la scusa che fosse utilizzato da Hamas
Venerdì l'esercito israeliano ha confermato che uno dei suoi aerei ha colpito un'ambulanza a Gaza. Secondo l'IDF, il mezzo sarebbe stato utilizzato da combattenti di Hamas che, a seguito dell'attacco, sono rimasti uccisi.
Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno affermato che i suoi soldati hanno ritenuto che il mezzo fosse "utilizzato da una cellula terroristica di Hamas".
Il direttore dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha affermato che gli israeliani hanno colpito un convoglio di ambulanze nei pressi dell'ospedale al-Shifa.
Il Ministero della Sanità palestinese a Gaza, tramite il suo portavoce, ha detto che le ambulanze stavano trasportando feriti al valico di frontiera di Rafah, denunciando l'ennesimo massacro perpetrato da Israele. Non ancora chiaro il numero delle vittime e dei feriti.
Per chi abbia lo stomaco di vedere i "terroristi" uccisi da Hamas, questo il video, pubblicato solo per far capire a quei "disgraziati" che si stracciano le vesti per le pietre d'inciampo sporcate a Roma di che cosa siano capaci gli ebrei israeliani che si fanno scudo della shoah per compiere crimini analoghi...
Mentre i Paesi sudamericani continuano a ritirare i loro ambasciatori da Israele, l'ultimo è l'Honduras, l'ipocrita Blinken ha confermato la complicità degli Stati Uniti nel genocidio in atto ribadendo oggi a Netanyahu il sostegno a Israele, con la raccomandazione di non colpire i civili! Inutile e non sufficientemente appropriato senza dover ricorrere a pesanti insulti qualsiasi commento al riguardo.
Lo stesso Blinken si è poi recato ad Amman, dove sabato incontrerà i ministri degli Esteri di Giordania, Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar, oltre ad un rappresentante dell'Autorità Palestinese per discutere delle "ripercussioni e della pericolosa escalation che minaccia la sicurezza in tutta la regione".
Dopo quasi un mese di detenzione in Israele, sono state rimpatriati a Gaza i 3.200 pendolari che ogni giorno, dalla Striscia, si recavano a lavorare in Israele. A seguito dell'attacco del 7 ottobre, quelle persone che erano in Israele sono state arrestate, interrogate e torturate. Questo il racconto di una di loro, Zaki Salameh, ripreso da Al Jazeera.
Mentre a Gaza City anche gli ultimi generatori smetteranno di funzionare nelle prossime ore, lasciando così senza energia anche gli ultimi ospedali in grado di fornire cure a malati e feriti, il numero dei civili palestinesi assassinati dagli israeliani è adesso di oltre 9.200, mentre sono più di 23mila i feriti.
Il genocidio in atto, non va dimenticato, si sta estendendo anche in Cisgiordania, dove ogni giorno si registrano nuovi decessi tra i civili palestinesi e nuovi attacchi da parte di terroristi ebrei in kippah e peot, etichettati come coloni (dei criminali che vanno in giro con armi da guerra dando la caccia ai palestinesi), mentre al confine con il Libano la situazione è sempre più tesa, anche se, dopo il discorso odierno del leader di Hezoballah, pare difficile che gli scontri quotidiani possano sfociare in un conflitto di fatto.