Gli equipaggi di oltre 40 navi, 5 sommergibili, oltre 30 aereomobili inclusi i velivoli dell'aviazione navale della Marina Militare e anche unità navali di Canada, Inghilterra, Francia, Portogallo, Spagna e Stati Uniti, velivoli imbarcati dalla US Navy, assetti  dell'Aeronautica Militare: caccia Eurofighter, AMX e Tornado impegnati in missioni di ricognizione, scorta e soppressione difese aree nemiche, un velivolo CAEW (Conformal Airborne Early Warning) con funzioni di sorveglianza aerea, comando e controllo e comunicazioni, un KC-767 per supporto e rifornimento in volo, 6.000 militari: sono entrati in azione  il 29 Aprile dando inizio all'imponente esercitazione della Marina Militare "Mare Aperto 2019" che si concluderà il 10 maggio. 

Lo scenario è quello delle acque del Mediterraneo Centrale e Meridionale. A bordo delle unità navali italiane sono inoltre sono presenti osservatori provenienti dalle marine di 10 Paesi partner. Lo scopo di questa imponente esercitazione è quello di migliorare i livelli di efficacia e di prontezza operativa e di favorire il processo di integrazione interforze con le altre Forze Armate, agenzie nazionali, e con alleati e partner sempre più necessario ed indispensabile per assicurare  la difesa degli interessi nazionali, rafforzando in particolar modo  la sorveglianza marittima nel Mediterraneo.

L'addestramento in mare è fondamentale per la Marina Militare poiché costituisce il sistema più efficace per preparare, nella maniera più realistica possibile, il personale ad assolvere in sicurezza i propri compiti  istituzionali, fornendo fornendo al Paese una forza navale in grado di di affrontare le moderne sfide alla sicurezza marittima.

L'esercitazione ha anche una connotazione anfibia: con una forza da sbarco composta da 400 fucilieri di Marina  della Brigata San Marco, un aliquota di militari del Reggimento Lagunari Serenissima dell'Esercito Italiano e 180 Fucilieri di Marina del Tercio de Armada spagnolo. A bordo della nave di supporto logistico Etna, è stato attivato un Role 2 medico con capacità chirurgiche, che impiega un team composto da 19 tra medici, infermieri, e tecnici di laboratorio ed è supportato da una rappresentanza del Corpo Militare della Croce Rossa e del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana.

Sulla nave Etna è imbarcata anche un'aliquota di dipendenti civili della Difesa che opererà dalle officine della nave per fornire supporto tecnico di aderenza alle Unità della Squadra Navale.  Le navi della Squadra Navale condurranno anche addestramenti mirati nel campo della prevenzione e del contrasto  dell'inquinamento marino nelle operazioni di Law Enforcement su mare, insieme ad unità aeronavali della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. In mare si addestreranno in totale circa 6000 uomini e donne. 

L'esercitazione è condotta dalla Marina Militare da bordo della portaeromobili Giuseppe Garibaldi. Per 12 giorni l'attività avrà come obiettivo quello di addestrare le capacità dei Comandanti e degli Staff imbarcati della Squadra Navale alla conduzione di operazioni in possibili aree di crisi internazionale.

Attraverso la creazione di uno scenario caratterizzato da una minaccia crescente, navi ed equipaggi si eserciteranno nelle principali forme di lotta sul mare e dal mare, come quella antiaerea, antisommergibile e antinave, di contromisure mine, al contrasto ai traffici illeciti sul mare, alla gestione di situazioni di crisi in ambienti con presenza di minaccia convenzionale ed asimmetrica, oltre alla gestione delle emergenze di bordo ed alla proiezione di una forza anfibia dal mare su terra in ambiente cyber. 

la sottile linea rossa