Il governo Meloni prospera e gode di ottima salute... ma solo nell'immaginario della propaganda dei media di regime: Rai, Mediaset e testate finanziate dall'ex portantino Angelucci, tutti pronti a sostenere l'insostenibile sempre e comunque, negando persino ciò che è innegabile.
Il guaio per Meloni e la sua maggioranza, però, è che i problemi finora da loro causati si stanno moltiplicando, tanto da rischiare ormai di esser difficilmente controllabili. Si sta assistendo ad un effetto valanga.
Tra gli ultimi in ordine di tempo vi sono i casi Almasri e Paragon, ma i problemi dell'economia stanno covando pronti a deflagrare (ulteriormente) da un momento all'altro, con l'aumento delle bollette di gas e luce, la produzione industriale in crollo verticale e le prossime sanzioni di quello che dovrebbe essere un alleato dei nazional sovranisti europei, Donald Trump, che minacciano l'export verso gli Stati Uniti, uno dei principali mercati che tiene a galla l'Italia, dopo che la lungimirante Meloni ha fatto carta straccia dei rapporti con Pechino.
Già questo quadro è più che sconfortante, ma è solo la punta dell'iceberg a cui possiamo anche aggiungere un paio di new entry che oggi sono state introdotte dalle opposizioni.
Riccardo Magi, di Più Europa, ci ricorda delle centinaia di milioni che Meloni ha gettato al vento in Albania:
"Game over, kaput, the end. Con le lettere di licenziamento ai lavoratori della cooperativa che gestisce i centri per migranti in Albania, l'operazione può definirsi conclusa. Cosa resta? Centinaia di migliaia di euro degli italiani buttati, una manciata di migranti ospitati a fronte di migliaia di arrivi sulle coste italiane, personale delle forze dell'ordine impiegate a dare da mangiare ai cani randagi in un Paese straniero, invece che contrastare la criminalità qui in Italia e una enorme ombra nera sul nostro Paese, il cui governo ha cercato di calpestare i diritti umani più basilari per illudere di poter controllare così i flussi migratori. Nemmeno l'effetto deterrenza c'è stato.I centri in Albania sono ormai le sadiche cattedrali del deserto erette per celebrare il fallimento della propaganda elettorale di Giorgia Meloni. Il governo per una volta provi a essere sincero, dichiari fallita questa macabra esperienza dei centri albanesi, chieda scusa e ripristini la legalità".
Invece Giuseppe Conte, Movimento 5 stelle, incalza Meloni sul sostegno a Kiev fino alla completa vittoria contro la Russia:
"TUTTO PER UN BACIO IN TESTA. MELONI CHIEDA SCUSA! Dopo aver preso il bacio in testa da Biden, Meloni ha continuato per mesi e mesi a dirci che l'obiettivo era la vittoria sulla Russia, inviando armi a oltranza, mettendo in campo investimenti record in spese militari e facendo pagare le conseguenze economiche della guerra in Ucraina a cittadini e aziende, dai tagli ai costi alle stelle dell'energia e delle bollette.Ora il telefono con Putin lo alza Trump, con aperture ai negoziati, l'Europa senza un ruolo e l'Italia come sempre muta. L'ultimo telefono che ha alzato Meloni è quello con i comici russi, per intenderci. Per 2 anni e mezzo abbiamo perso l'occasione di rendere l'Italia centrale e decisiva per una pace giusta: le carte le danno gli altri sulle nostre teste, i danni economici della strategia della guerra a oltranza sono tutti a nostro carico. Abbiamo una nuova Commissione europea appoggiata dal partito trasversale della guerra che ha voce solo per parlare di armi. Abbiamo una premier che appoggia questa Commissione e che sa alzare la voce solo per difendere il Governo dalle indagini, non certo per difendere gli italiani.Meloni chieda scusa. Non solo a quelli che - come noi, altri politici o giornalisti - sono stati accusati di essere pericolosi putiniani per aver chiesto per anni negoziati di pace con Italia ed Europa protagoniste. Chieda scusa agli italiani, che pagano le conseguenze di una strategia fallimentare in Ucraina. Tutto per un bacio in testa".
Il guaio è che adesso, il "pat pat" sul capino, la feroce e salda sovranista de noantri se lo fa fare da Donald Trump, un criminale ancor più pericoloso e ipocrita di quanto non lo fosse il suo predecessore.
Quindi? Mala tempora currunt... et current!