Politica

Vincenzo Musacchio interviene a Fiumicino nelle giornate dedicate alla legalità e al ricordo della Strage di Capaci.

La mafia è un virus che aggredisce l’organismo quando è debole. La cura è dentro di noi. Con questa frase, presa in prestito da Rita Atria e rielaborata, Vincenzo Musacchio ha aperto il suo intervento nella Giornata della Legalità organizzata da Arcangela Galluzzo e Antonella Maucioni a Fiumicino.

Il vaccino contro la mafia dobbiamo trovarlo dentro di noi sconfiggendo la nostra mafiosità. Alla manifestazione, ha partecipato anche Giuseppe Costanza, autista di Giovanni Falcone, che ha raccontato con viva emozione gli ultimi momenti prima della esplosione di Capaci. Parlare di mafie ai più giovani è importante perché così conosce chi le ha combattute seriamente e fino all’ultimo respiro.

Musacchio ha ricordato come le mafie moderne abbiano rinunciato alla violenza sostituendola quasi totalmente con la corruzione e le collusioni che le consentono di infiltrarsi ovunque vi sia disponibilità al compromesso e alla complicità.

Musacchio ha raccontato agli studenti della lettera che gli scrisse il giudice Falcone narrando episodi e particolari che gli furono raccontati da Antonino Caponnetto e  che sono anche contenuti nel suo libro “Adesso tocca a te” - gratuito reperibile online - che racconta proprio gli insegnamenti di Falcone, Borsellino e Caponnetto.  Le mafie oggi sono molto potenti grazie alle immense quantità di denaro che le arrivano dal traffico e dallo smercio di cocaina.

Il giurista molisano ha parlato agli studenti della genialità di Giovanni Falcone che con le sue intuizioni e con la normativa antimafia da lui creata e voluta fortemente rese possibile un duro colpo alla mafia terminato con le condanne al maxiprocesso di Palermo. Il suo metodo, che si basava sulla tracciabilità del denaro e sulla cooperazione internazionale, è stato ratificato all’ONU da 194 Nazioni. Falcone comprese tra i primi l’importanza della cooperazione internazionale. Musacchio ha chiuso il suo intervento proponendo uno scenario ipotetico ai ragazzi che lo ascoltavano: “Pensate cosa sarebbe stata l’Italia di allora con Giovanni Falcone Procuratore Nazionale Antimafia, Paolo Borsellino Procuratore della Repubblica di Palermo e Antonino Caponnetto Ministro della Giustizia”.


Vincenzo Musacchio, giurista e docente di diritto penale, è associato al Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) di Newark (USA). E' ricercatore dell'Alta Scuola di Studi Strategici sulla Criminalità Organizzata del Royal United Services Institute di Londra. E’ stato allievo di Giuliano Vassalli e amico e collaboratore di Antonino Caponnetto.

Autore SCUOLA DI LEGALITA DON PEPPE DIANA
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