George Pell è un cardinale della Chiesa Cattolica per volontà di Giovanni Paolo II. Lo stesso Papa lo nominò a capo della Chiesa australiana, paese di cui Pell è originario e dove ha svolto per la maggior parte la sua attività apostolica.
Attualmente, Pell, su mandato di Papa Francesco, si occupa della riorganizzazione della Curia di Roma ed in particolare degli aspetti che ne riguardano l'andamento economico.
Durante il suo ministero australiano, Pell è accusato di aver insabbiato casi di pedofilia di cui erano responsabili preti cattolici commessi nella diocesi di Melbourne. Secondo l'accusa, Pell non solo non avrebbe collaborato con le autorità locali, ma avrebbe anche creato un vero e proprio sistema per evitare cause giudiziarie ed assegnare anche risarcimenti di poco conto alle vittime degli abusi.
La Commissione d'inchiesta australiana (Royal Commission into institutional Responses to Child Sexual Abuse) ha chiamato Pell a testimoniare sugli abusi sessuali nella diocesi di Melbourne. Per motivi di salute a Pell è stato concesso di testimoniare da Roma in videoconferenza.
Nella prima delle quattro udienze a cui Pell è stato chiamato a rispondere alle domande degli inquirenti, ha ammesso che «la Chiesa Cattolica ha commesso enormi errori, ma sta lavorando per rimediare. Ha causato gravi danni in molti luoghi, ha deluso i propri fedeli.»
In merito alla vicenda di Gerald Ridsdale, sacerdote accusato di aver abusato 53 bambini ed attualmente in carcere, Pell ha ammesso che la decisione di trasferirlo da una parrocchia all'altra senza denunciarlo alla polizia «è stata una catastrofe».
A questa e alle prossime testimonianze assistono 14 delle vittime degli abusi.
Per uno strano caso del destino, la vicenda Pell balza all'attenzione della cronaca proprio quando come miglior film dell'anno, per Hollywood, è stato eletto Spotlight che narra le origini e lo svolgimento dell'inchiesta sui preti pedofili a Boston divulgata dal Globe all'inizio degli anni 2000 e che portò il cardinale Law, arcivescovo di Boston, alla rimozione dal suo incarico, anche se venne promosso alla conduzione di Santa Maria Maggiore, una delle quattro basiliche papali a Roma.
In Spotlight, viene svelato lo stesso sistema su cui la commissione d'inchiesta australiana sta indagando. Nel momento in cui di un prete pedofilo venivano scoperti gli abusi, la curia locale provvedeva al suo trasferimento in un'altra parrocchia mettendo a tacere la vicenda con miseri risarcimenti, confidando soprattutto nell'imbarazzo e nella vergogna delle vittime nel caso in cui invece fosse stata resa pubblica.