Il commissario per le politiche economiche e finanziarie della Commissione Europea, Pierre Moscovici, ha reso note le previsioni sull'andamento economico e finanziario dei vari paesi europei fino al 2018. 

La crescita del PIL nell'area euro è prevista, in media, dell'1,7% nel 2016, 1,5% nel 2017 and 1,7% nel 2018. Analogo, anche se appena superiore, è previsto l'andamento degli altri paesi dell'unione.

I consumi privati sono indicati, almeno fino al 2018, come lo strumento primario per la crescita supportato dalle aspettative di un aumento del numero degli occupati.

Ma queste previsioni potrebbero anche essere smentite a causa delle incertezze politiche e delle prospettive di crescita non sempre esaltanti fuori dall'UE. A ciò bisogna aggiungere il peso che potrebbero avere fattori esterni, non più ripetibili in futuro, come il basso prezzo del greggio, che hanno avvantaggiato anche l'economia europea.

Per quanto riguarda l'italia, la Commissione Ue rivede al ribasso le stime di crescita del nostro paese, con il PIL che crescerà del +0,7% nel 2016 e del +0,9% nel 2017. In compenso, si fa per dire, sono riviste al rialzo, le stime sul debito che nel 2016 sarà del 133% e del 133,1% nel 2017. In precedenza, era stato previsto rispettivamente a 132,7% e 131,8%.