Andrea Mentasti era stato presentato in pompa magna alla stampa il 4 novembre dello scorso anno come l'uomo che avrebbe fatto funzionare la nuova agenzia dei controlli in sanità, nata dalla riforma di inizio agosto su richiesta pressante del PD. Dopo un'esperienza di quasi quindici anni nel tessile e nella moda nel 2002 viene nominato direttore generale delle relazioni esterne in Regione, da dove passa a dirigere, in successione, l'ospedale di Treviglio, il Sant'Anna di Como e il San Paolo di Milano. Nel 2011 passa alla guida di Sacbo, società che gestisce l'aeroporto di Orio al Serio, e nel 2015 viene richiamato in Regione come direttore generale della neonata agenzia. Ma l'avventura dura solo un anno, perché da questa settimana Mentasti prende servizio a Bari, alla guida delle Ferrovie del Sud-Est. E lascia il lavoro a metà, perché l'agenzia è ancora in costruzione. Buona fortuna per il nuovo incarico, a lui e ai diversi manager che negli ultimi mesi hanno deciso, chissà perché, di lasciare l'orbita regionale per altri lidi.
Mentasti si aggiunge a Giuseppe Bonomi, ex segretario generale della Regione, Giorgio Papa, ex direttore generale di Finlombarda, Walter Bergamaschi, ex direttore generale della sanità, che hanno deciso di lasciare la Regione per andare altrove. É ormai evidente che chi può se ne va appena possibile.