Assieme all'Editore Mauro Limiti. alla presentazione che ha avuto luogo lo scorso 18 maggio, erano presenti Giorgio Linguaglossa, Donatella Costantina Giancaspero, Sabino Caronia, Francesco Di Giorgio, Letizia Leone, Gino Rago, Antonietta Tiberia, Marco Belocchi, Maria Letizia Avato.

Mauro Limiti apre il dibattito motivando la nascita del periodico come segnale significativo al fine di ridare vitalità alla poesia, cercare di riassegnarle la giusta collocazione e quindi importanza andate perdute per eccessiva genericità.

La rivista è aperta al contributo di tutti pur se sottoposto alla revisione del comitato di redazione che valuterà il materiale inviato. Sabino Caronia, durante il suo intervento, si dichiara anticonformista ed aperto ad innovazioni. Pur affermando che la poesia dovrebbe tornare a chiedersi se espedienti logici, ermetismi e sperimentalismi hanno una finalità concreta o tecniche fini a se stesse. Deve rappresentare interiorità.

Ribadisce poi l'universalità della rivista nel rispetto dei differenti punti di vista, puntando al superamento di ostilità e "sgambetti" riscontrabili nell'ambiente letterario dove esistono gruppi che trovano "grandezza" esclusivamente all'interno dei propri orti e nel buttare all'aria gli altri. Il Mangiaparole, spiega Letizia Leone, si avvale di numerosi collaboratori, ha una parte monografica di approfondimento su autori contemporanei e spiega il significato del titolo.

Un animale mitologico che, come dice Giorgio Linguaglossa nell'editoriale, deglutisce miliardi di parole al secondo al pari dei mezzi di comunicazione. Ha funzione purificatrice restituendo novità, poesia di degno livello. Per raggiungere tale obbiettivo necessita di chiavi di lettura multidisciplinari: antropologici e psicoanalitici. Sono presenti rubriche di inediti, profili di grandi poeti, tradizioni, analisi sull'utilizzo di singole parole e variazioni di immagini evocate.

Successivamente Linguaglossa ricorda di aver diretto una propria rivista dal 1993 al 2005, cedendo alla nuova tentazione. Anche secondo lui tutto nasce nel segno del pluralismo, un periodico privo di ostilità, animosità e compartimenti stagni. Con un occhio rivolto alla critica pacata e credibile, con struttura scattante ed incisiva secondo i ritmi del mondo moderno.

La poesia e la critica devono entrare con coraggio dentro i nervi, abbandonare i salotti comodi. In questo primo numero la sezione monografica curata da Donatella Costantina Giancaspero è dedicata al poeta Alfredo De Palchi e durante le serata legge qualcosa della sua produzione.

Gino Rago chiude la serata plaudendo al coraggio dell'editore citando una favola africana. Nella foresta scoppia un incendio, gli abitanti del villaggio limitrofo corrono verso l'unico fiume che scorre vicino.

Lo stesso fanno gli animali ma solo un colibrì segue il percorso inverso e con una goccia d'acqua nel becco vola verso il fuoco. Il leone gli domanda cosa stia facendo e lui risponde che va a spegnere l'incendio, facendo la spola. A nessuno interessa se ci sia riuscito veramente, l'importante è che ci abbia provato. La strategia del colibrì.


La Libreria Caffè Letterario Mangiaparole ha sede a Roma in Via Manlio Capitolino 7/9.