Il leghista di turno - a supporto della campagna di propaganda del segretario del proprio partito che vuol mangiar consenso all'alleata Meloni rubandole voti a destra e, pertanto, volendo far credere di essere più fascista di una (post) fascista -, in questo caso la sindaca di Monfalcone, Anna Cisint, si è inventata una battaglia contro l'islamizzazione e la sostituzione degli italiani, imponendo da mesi divieti su divieti ai musulmani del posto che lavorano nei cantieri della sua città. 

In estate la Cisint aveva imposto alle donne il divieto di fare il bagno in mare vestite, poi se l'è presa con il ramadan che creerebbe problemi ai bimbi per via del digiuno ed infine è arrivata a chiudere i luoghi di preghiera... misure, in particolar modo quest'ultima, in palese violazione della Costituzione.

Ma a chi glielo ha fatto notare, la leghista tutto d'un pezzo ha sempre risposto con il canonico me ne frego!

Così, a ricordare alla "signora" Cisint che siamo sì negli anni '20, ma del 2000 e non in quelli del ventennio fascista, sono intervenute sabato migliaia di persone (8.000 secondo la questura!), ben oltre le più rosee aspettative, che a Monfalcone hanno pacificamente e democraticamente marciato in un corteo, sventolando bandiere italiane ed europee per chiedere alla sindaca di aprire le porte a tutti i cittadini. 

Un mare di bandierine tricolori apriva il corteo, guidato dalle donne che desiderano iscriversi ai corsi di italiano non supportati dal Comune, mandare i loro figli a scuola con gli altri bambini e non sentirsi più diffamate. Con i manifestanti di fede musulmana, soprattutto bengalesi e senegalesi, hanno sfilato molti cittadini solidali, insieme alle rappresentanze di Anpi e Cgil.

Nessuno si aspettava quell'oceano di gente. I presidenti dei Centri culturali e gli imam che si sono susseguiti sul palco erano sorridenti e commossi.

Cisint non ha potuto ignorare l'impatto della manifestazione, che ha definito un "atto di arroganza, una provocazione". Ha mostrato segni di nervosismo di fronte alla crescente mobilitazione, deviando il percorso originale del corteo. Ha poi invitato i suoi concittadini a un brindisi in piazza, nello stesso giorno e alla stessa ora della manifestazione, ma sono state sufficienti solo un paio di bottiglie, poiché ieri non si è presentata una grande folla al "suo" evento.