La Russia ha annunciato di avere il pieno controllo della città di Lyman, importante snodo ferroviario nel nord dell'oblast di Donetsk, a circa 40 km a ovest di Severodonetsk, la più grande città del Donbans ancora in mano all'Ucraina, la cui contesa va avanti da molti giorni con aspri combattimenti che ne hanno distrutto gran parte degli edifici e delle strutture essenziali.

Lyman è "strategicamente importante" poiché, oltre ad essere un importante snodo ferroviario, ha accesso a ponti, sia ferroviari che stradali, sul fiume Siverskyi Donets.

Ma anche a Severodonetsk le truppe russe hanno iniziato ad avanzare nel perimetro della città, secondo quanto riportato dal governatore dell'oblast di Luhansk, l'altra regione che insieme a Donetsk costituisce il Donbass.

Ma oltre ai bombardamenti nel Donbass, quest'oggi si segnalano bombardamenti (su edifici residenziali) anche a Mykolaiv, nel sud del Paese, ultima roccaforte a difesa di Odessa.

Nei prossimi giorni, però, l'esercito ucraino potrà contare sui nuovi sistemi di lanciarazzi multiplo che Usa e Gran Bretagna forniranno a Kiev, che oggi conferma l'arrivo di nuovi obici semoventi, gli M109 (che andranno ad affiancare gli M777, gli FH70 e i CAESAR già schierati sul campo), insieme ai missili antinave Harpoon, destinati a proteggere i porti ucraini sul Mar Nero e, in particolare, quello di Odessa. 

E a proposito di porti, l'UE, secondo El Pais, starebbe valutando l'invio di una missione navale per sbloccare le esportazioni agricole dai porti ucraini, di cui discuterà in un vertice previsto per il 30 maggio.

Ma nonostante i successi, i russi continuano a subire nuove perdite. Questo il bollettino aggiornato ad oggi fornito dal ministero della Difesa ucraino: 30.000 soldati, 1.330 carri armati, 3.258 veicoli corazzati, 2.226 veicoli e serbatoi di carburante, 628 pezzi di artiglieria, 203 sistemi di lancio multiplo di razzi, 93 missili terra-aria, 174 elicotteri, 207 aeroplani, 503 droni e 13 imbarcazioni.