Come di consueto, ai nostri microfoni l'agente Fifa Luca Caporale esprime il suo pensiero sull'attuale situazione calcistica in Italia.


Luca, partiamo dalla fine, e cioè dalle ultime gare della stagione che riguarderanno la nostra Nazionale, attesa per la seconda volta consecutiva alla fase finale della Nations League. Una nazionale ormai ai minimi storici di competitività. Vedi soluzioni per uscire da questa situazione?
"Eh sì, purtroppo la situazione calciatori italiani come abbiamo visto nell’ultimo periodo è abbastanza preoccupante. Nonostante gli sforzi di Mancini di recuperare e provare giocatori giovani di A e B non abbiamo ancora consolidato un cambio generazionale competitivo, in quanto il materiale a diposizione non è tantissimo e con pochissima esperienza internazionale. Credo ci vorrà ancora qualche anno di purgatorio per avere una nazionale vincente con giocatori in grado di sopportare gli impegni internazionali."

In contrapposizione invece con quanto succede ai club, tornati ai fasti di un tempo con una squadra per ogni finale europea..."Onestamente sono rimasto sorpreso dal percorso delle tre squadre in coppa. Soprattutto dall’Inter che non aveva dato all' inizio l’idea di poter arrivare a vincere qualcosa di importante. Onore a Inzaghi che in questi ultimi due mesi ha saputo compattare il gruppo abbinandolo anche a un bel gioco. La Roma nonostante tutto è riuscita ad ottenere il massimo con il materiale a disposizione che non è certo il top della competitività, ma con un Mourinho in più che sappiamo tutti ottiene sempre oltre il limite dai suoi. La Fiorentina ha un allenatore molto competente e il fatto che abbia intrapreso un percorso così importante in coppa dimostra anche una grande capacità, maturità e personalità dei giocatori di esprimersi in campo internazionale. Ma attenzione, non guardiamo queste finali come ad una panacea di tutti i mali del nostro calcio. Non abbiamo ancora fatto nulla. Che siano punto di partenza e non di arrivo."


E non solo, i club, oltre che tornati protagonisti, sembrano anche aver imparato a gestirsi. Se vediamo gli ultimi due scudetti vinti dal Milan e dal Napoli, vinti con un progetto più che con i soldi. È dunque tramontata la credenza che per vincere bisogna per forza spendere?
"La regola dello spendere vale ancora, ma se si spende bene. Gli ultimi due scudetti sono frutto di un' accorta campagna acquisti con nomi non altisonanti ma dalle grosse potenzialità poi valorizzate nel corso dell’anno da due allenatori capaci ed intelligenti nel saperli sfruttare e farli crescere esponenzialmente.  Ci vorrà comunque di più per poter creare un ciclo e imporsi in modo incisivo in Italia e in campo internazionale."


Campo internazionale che rischia seriamente di perdere una delle sue grandi protagoniste. Che sta succedendo alla Juventus, Luca?
"La Juventus dovrà risolvere e accettare definitivamente la questione penalizzazione ed altre eventuali sanzioni. Ci saranno sicuramente delle partenze importanti che obbligheranno a ripulire e riorganizzare la Societa e la squadra. Forse sarà il momento finalmente di cambiare tipo di gestione e preparare una squadra attraverso un' oculata programmazione, evitando inutili sprechi economici come fatto in passato per giocatori che poco hanno influito sui risultati e sul rendimento della squadra."


Infine, un occhio al prossimo mercato..i tuoi consigli per gli acquisti?
"Guarda, ci sono diversi giovani soprattutto in serie B che si stanno mettendo in evidenza. Fagioli ad esempio ha confermato a Torino l’ottima stagione di Cremona però dobbiamo attendere ancora un po’ per trovare il vero talento giovane che sia già pronto per un salto importante. Attualmente quello che balza più all’occhio è Pafundi dell’Udinese. Un 2006 che pur giocando poco o niente nel club è riuscito ad esordire in nazionale e ad ottenere la stima di Mancini per un prossimo futuro."