L'Italia del cambiamento, a parte riempire alcune piazze per bearsi dell'elementare logica di un signore che assicura benessere per tutti grazie al fatto di creare disagi alle persone che vengono dall'Africa e alla possibilità per alcuni di anticipare la pensione di due o tre anni, non sembra però avere molta fiducia nel futuro.
A febbraio 2019, infatti, l'Istat stima un ampio calo dell’indice del clima di fiducia delle famiglie che, rispetto a gennaio ,passa da 113,9 a 112,4.
Stesso andamento anche per il clima di fiducia delle imprese, in flessione da 99,1 a 98,3, confermando un'evoluzione negativa in atto ormai dallo scorso luglio.
A preoccupare le famiglie sono tutte le componenti che caratterizzano il clima di fiducia. Stesso discorso vale per le imprese, con l'unica eccezione del commercio al dettaglio, dove l’indice aumenta da 102,9 a 105,4, sintesi di un’evoluzione positiva tanto per i giudizi quanto per le attese sulle vendite sia da parte della grande distribuzione che della distribuzione tradizionale. Quasi inutile ricordare che ciò è probabilmente dovuto alle aspettative dei commercianti in relazione al reddito di cittadinanza.