Le Officine Grandi Riparazioni di Torino hanno riaperto con un lungo "happening" durato due settimane, dal 30 settembre al 14 ottobre, organizzato dalla Fondazione CRT per restituire al capoluogo piemontese un esempio di architettura industriale che ieri era dedicato alla riparazione dei treni, mentre oggi ha un un nuovo ruolo, quello di generatore di idee.

Per le due settimane di festeggiamenti, sono stati 12 mila gli spettatori dei concerti gratuiti che, per tre sabati consecutivi, hanno visto alternarsi sul palco Giorgio Moroder, Elisa, Ghali, Omar Souleyman, Danny L Harle, The Chemical Brothers e il super gruppo Atomic Bomb! - per l’occasione con la partecipazione di Samuel.

Invece, sono state 40.000 le persone che hanno potuto ammirare i progetti creati ad hoc per le OGR a firma di tre protagonisti delle arti visive contemporanee: l’installazione realizzata dall’artista sudafricano William Kentridge, “Procession of Reparationists”, nella Corte Est delle OGR, “Track”, l'opera dell'artista venezuelano Arturo Herrera e “Tutto Infinito”, un paesaggio futuristico rivestito di terra rossa e animato da totemiche sculture pensate e realizzate da Patrick Tuttofuoco in collaborazione con i piccoli ospiti di CasaOz e con il network ZonArte.

I visitatori delle OGR hanno apprezzato anche l’area di “Snodo”, il nuovo punto di aggregazione con due ristoranti, un’area lounge, un cocktail bar ed uno smart bar con il “social table” dalla lunghezza di 25 metri.

Grande partecipazione anche per le attività proposte dal network ZonArte - sostenuto dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT - che ha accolto i visitatori in un suggestivo viaggio di scoperta all'interno delle OGR: incontri di formazione per insegnanti e professionisti, workshop per gli studenti delle Università e Accademie, programmi per i giovani e per le scuole, anche nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, fino al Family (Sun)Day che ha richiamato una folla di famiglie entusiaste, con oltre 10 mila persone nella seconda domenica del "Big Bang".

A partire dal 15 ottobre l’installazione di William Kentridge e l’opera di Arturo Herrera saranno visitabili tutti i giorni (lunedì-mercoledì dalle 7 all’1 di notte, giovedì-sabato dalle 7 alle 2 di notte, domenica dalle 8 a mezzanotte), mentre gli spazi delle Officine Nord rimarranno chiusi al pubblico per l’allestimento di Come una Falena alla Fiamma, Like a Moth to a Flame, il grande progetto espositivo che inaugurerà il prossimo 3 novembre, realizzato da OGR Torino, in collaborazione con Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

La mostra sarà firmata da tre curatori internazionali d’eccezione: Tom Eccles, direttore del Center for Curatorial Studies del Bard College di New York, Mark Rappolt, redattore capo della rivista inglese Art Review, e l’artista britannico Liam Gillick.

Nella tradizionale Contemporary Art Week di Torino, la Sala Fucine delle OGR ospiterà il festival Club To Club con i live di Richard Russell, Artetetra, Kamasi Washington, Powell & Wolfgang Tillmanns e, dal 4 al 7 novembre, The Catalogue 1-2-3-4-5-6-7-8, lo show antologico dei Kraftwerk con due concerti al giorno in 3D: un vero e proprio evento che, prima di approdare alle OGR, è stato ospitato in alcuni luoghi-simbolo dell'arte mondiale, tra cui il MoMA di New York, la Tate Modern di Londra, il Guggenheim di Bilbao.