Si è svolta sabato 4 giugno la quarta edizione dell’edilizia solidale: quest’anno la manifestazione ha avuto un ulteriore enorme successo, perché adottata da diversi Comuni della provincia, cui è stato rivolto l’invito (Basicò, Falcone, Gioiosa Marea, Malfa, Mazzarrà Sant’Andrea, Montagnareale, Patti), i quali accettando hanno emulato l’iniziativa nei loro territori municipali.

Nata da una brillante idea di Giuseppe Triolo, attuale Consigliere di maggioranza nel Comune di Oliveri, l’iniziativa si propone la realizzazione di opere volte a risolvere le criticità del luogo e/o semplicemente apportarne migliorie.

Il lavoro viene svolto da ditte e volontari, coadiuvati da un coordinatore (nello specifico lo stesso Giuseppe Triolo), in maniera totalmente gratuita per non intaccare le esigue casse comunali in questi tempi di crisi.

“Il caldo ha accompagnato i volontari tutta la giornata, rinfrescati dai commercianti, che, presi dal loro lavoro, non hanno cessato di dimostrare solidarietà a ben 91 cittadini e 8 ditte. – ha chiosato il giovane e rampante Consigliere Triolo – Questa rivoluzione culturale induce la spettacolare sensazione di farci sentire parte di un qualcosa di grande.

L’idea nasce sulla falsariga del famoso testo di una canzone di Gino Paoli dal titolo “Quattro amici al bar”, in cui viene messo in pratica un progetto facente parte del mio programma elettorale e da me messo in atto, una volta vinte le Amministrative”. La reazione della popolazione residente (e non) è stata inattesa: infatti, si è assistito ad una partecipazione di massa, in cui si è registrato una notevole incremento delle presenze.

Di particolare rilievo è la partecipazione del primo cittadino, Dott. Francesco Iarrera, che ha lodato l’adesione collettiva della comunità cittadina: “Non chiamatelo volontariato. Ormai è il sintomo dello slittamento in avanti del significato di cittadino, che non è più abitare un luogo, ma esserne parte”.

Molto soddisfatto peraltro il Consigliere Giuseppe Triolo: “Abbiamo fatto molto in questi anni e altro ancora faremo, grazie anche e soprattutto a questi interventi, che non vessano sulle casse comunali. – ha tenuto a precisare Triolo, ideatore e coordinatore di questa rivoluzione culturale – Ritengo che il biglietto da visita come in ogni paese turistico, che si rispetti, sia il lungomare, spesso oggetto di interventi, per cui si intende operare nella direzione di diminuire la pavimentazione dei marciapiedi, spesso divelti a causa d’una piantumazione errata avvenuta negli anni, cui è d’uopo aumentare lo spazio adibito a verde e migliorare in questa prospettiva l’escursione dei turisti”.

Lui stesso si è detto emozionato a guardare i giovani scout sfilare per la spiaggia e prodigarsi nella pulizia di quest’ultima, dimostrando che attraverso piccoli gesti possono compiersi grandi azioni: “Grazie al dott. Antonino Torre, garante per la disabilità, ed ai ragazzi della Consulta giovanile comunale la passerella per i disabili è stata irradiata di colori”.

Molti altri lavori si sono susseguiti, quali (per citarne alcuni) lo scerbamento e pulizia del lungomare; grazie alla donazione del vivaio “La Palmara”, dove prima c’era cemento, oggi ci sono alberi del tipo brachichiton e cocus; la potatura di diversi alberi per le vie del paese; la ristrutturazione dell’ufficio turistico e conseguente pitturazione dei locali; la rivisitazione dell’arredo del centro urbano; il posizionamento di arredo per impedire accesso ad aree demaniali; il ripristino parziale spogliatoi nel campo di calcio; il posizionamento a seguito della creazione di un plinto di fondazione di un’antica àncora donata dalla società “Riviera azzurra” a memoria delle origini marinaresche del luogo.

Al tempo stesso Giuseppe Triolo ha voluto esprimere i ringraziamenti più sinceri a tutti coloro, che hanno preso parte: in particolare alle ditte “Eurocostruzioni”, “Leggio impianti” s.r.l., “Pica” s.r.l., “Icas”, “Nico’99” e le imprese individuali “Sofia Sebastiano” e “Calcó Antonio”; agli straordinari pittori Carmelo, Lorenzo e Tindaro; all’instancabile Saro Iarrera, al Lido Belvedere, a Donna Rosa, a Domina, a Blue Lagoon ed alla “Playa del Sol” per aver restituito le forze a tutti i partecipanti, rifocillandoli e coccolandoli per tutta la giornata. A tutti costoro Triolo rivolge semplicemente un accorato “grazie”.

Egli ritiene che dopo un progetto di tal fatta l’aspetto urbanistico risulta notevolmente migliorato; ma i margini di efficientamento sono ancora da ottimizzare nell’auspicio che un progetto di tal fatta da lui propugnato possa avere continuazione negli anni a venire.