Nel 2020, le misure per contrastare la diffusione del Covid-19 hanno significativamente influito sulla mobilità residenziale e sulla migrazione dentro e fuori dal paese, causando una riduzione dei flussi migratori che è stata soltanto lievemente recuperata nell'ultimo trimestre dell'anno.

Nel corso del 2021, le misure di contenimento meno restrittive hanno permesso una lenta ripresa della mobilità. Tuttavia, non tutti i componenti della dinamica migratoria hanno risposto allo stesso modo: rispetto al 2020, c'è stato un aumento del 6,7% per i trasferimenti all'interno del paese (un milione 423mila) e del 28,6% per quelli provenienti dall'estero (oltre 318mila), mentre i flussi verso l'estero sono leggermente diminuiti (-1%, poco più di 158mila).

Ha un'età compresa tra 25 e 34 anni un emigrato italiano su tre: in totale 31mila di cui oltre 14mila hanno una laurea o un titolo superiore alla laurea.

I dati provvisori del periodo gennaio-ottobre 2022, forniti dal Bilancio demografico mensile, sembrano confermare le tendenze attuali: rispetto allo stesso periodo del 2021, si osserva un moderato aumento per i flussi migratori interni e un aumento più significativo per quelli  dall'estero, rispettivamente +4% e +13% con un ritorno ai livelli mensili registrati prima della pandemia, ma una ulteriore forte riduzione dei flussi in uscita dal paese (-20%).