Scienza e Tecnologia

"JOMO" ovvero andiamo in vacanza dai social

Lo smartphone è diventato un oggetto indispensabile per tutto e per tutti... anche per i più piccoli.

Cosìormai siamo abituati a vedere automobilisti fermi al semaforo con il telefono in mano, vacanzieri sdraiati in spiaggia che controllano i messaggi, postano e chattano. Passiamo le ore della giornata e della sera inchiodati ad uno schermo ad aspettare e leggere notifiche.

Ma veramente abbiamo perso il senso della vita e dei valori? Siamo diventati così sciocchi da credere che amicizie ed amori siano nella rete?

Se non si è certi, ma non si vuole neppure correrne il rischio, allora perché non ricorrere a «JOMO», Joy of missing out - o «gioia di perdersi qualcosa» - come l’ha battezzata Google?

Stiamo tutto il giorno collegati chi per lavoro, chi per noia, chi per evadere un po’. E dopo mesi di abbuffate digitali e ubriacature da social network, l'ultimo mantra dell’estate è diventato riequilibrare la dieta online.

Come? Con il connettersi meno e connettersi meglio. Scollegarsi da internet — e non solo da mail e telefonate di lavoro — è parte integrante della vacanza per la maggior parte delle persone.

E infatti il 56% degli europei in ferie vuole collegarsi meno ai social generalisti e il 54% diminuire anche la frequenza con cui condivide foto (contro rispettivamente il 41% e il 38% degli statunitensi, come risulta da una ricerca di Ipsos per Europe Assistance).

Per ripartire ci vuole una bella disintossicazione, così godiamoci allora la natura, il mare, gli amici, la famiglia.

Autore Gianluca Santoni
Categoria Scienza e Tecnologia
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