L'avvio di questa settimana ha visto il petrolio scendere ancora, così come era accaduto venerdì scorso.
Questo perché il rally in corso da diverse settimane è stato interrotto da Trump, che ha chiesto all'OPEC di alzare il proprio livello produttivo per compensare gli effetti delle sanzioni contro l'Iran.
E ciò dimostra che il prezzo del petrolio, specialmente di questi tempi, è legato a doppio filo alle notizie in arrivo dagli Usa.
Spoke to Saudi Arabia and others about increasing oil flow. All are in agreement. The California tax on gasoline is causing big problems on pricing for that state. Speak to your Governor about reducing. Economic numbers, 3.2% GDP for what is often worst quarter, looking good!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) April 26, 2019
Per Trump, l'Arabia Saudita potrebbe arrivare ad incrementare la produzione di 500 milioni di barili al giorno.
Come conseguenza delle dichiarazioni del presidente Usa, il Brent è sceso sotto 72 dollari al barile, mentre il WTI è quotato sotto i 63 dollari al barile, cedendo un -3% rispetto all'ultima seduta.