Finora sono stati oltre 200 i razzi lanciati da Gaza in territorio israeliano, nella periferia di Gerusalemme e nel sud del Paese, mentre l'esercito israeliano, in risposta, ha colpito circa 140 obiettivi nella Striscia di Gaza.

I media palestinesi hanno riferito di 24 morti negli attacchi di Israele, il cui esercito ha rafforzato la sua presenza lungo tutto il confine di Gaza. Anche in queste ore continuano a risuonare le sirene di allerta in molte città israeliane.

Questa l'ultima dichiarazione di Hamas in cui la fazione palestinese dichiara di non avere intenzione di interrompere l'escalation di violenza registrata nelle scorse ore.

"Sull'offensiva israeliana contro il popolo palestinese, il portavoce di Hamas Fawzi Barhoum ha dichiarato quanto segue: Finché l'occupazione israeliana continuerà a perpetrare crimini e violazioni contro il popolo palestinese, i gruppi di resistenza palestinese, compreso Hamas, risponderanno e difenderanno Gerusalemme, la Moschea di Al-Aqsa e la Striscia di Gaza. Confermiamo che il popolo palestinese riuscirà a rompere la volontà della resistenza o a cambiare le regole di ingaggio già imposte dalla resistenza in risposta ai crimini e alle violazioni israeliane. L'occupazione israeliana sperimenta molte crisi interne e progetta di importarle nel popolo palestinese per aggirare questi problemi. Abbiamo il diritto di rispondere all'offensiva israeliana e proteggere gli interessi del nostro popolo fintanto che l'occupazione israeliana continua l'escalation. I gruppi di resistenza palestinesi sono riusciti a coordinare le loro azioni attraverso le Sale Operative Congiunte e hanno risposto ai crimini israeliani con azioni altamente coordinate. L'occupazione israeliana ha iniziato l'aggressione e il suo comportamento sul campo determinerà il modo in cui la resistenza si impegnerà in questa battaglia. Finora le azioni dell'occupazione israeliana sono state estremamente aggressive".

La dichiarazione è stata accompagnata da un comunicato del capo dell'Ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, in cui si afferma che le "azioni di resistenza" continueranno "fintanto che gli occupanti israeliani continueranno le sue violazioni a Gerusalemme e alla moschea di Al-Aqsa".

Durante la scorsa notte, si sono registrati scontri in molte aree della Cisgiordania tra palestinesi e militari israeliani in segno di protesta contro la violenta repressione delle forze di occupazione israeliane contro i fedeli nella moschea Al-Aqsa a Gerusalemme (fonte Wafa).