La Tille, che scorre nel dipartimento della Côte-d'Or, è un affluente della riva destra della Saona, fiume dell'est della Francia, principale affluente di destra del Rodano. In base alle misurazioni effettuate in passato a Champdôtre, località molto vicina alla confluenza, la portata della Tille nei mesi piovosi era di 11,1 m3/s per poi scendere, nei mesi più caldi, a poco meno di 2 m/3s.
Adesso, come ci informa un articolo dell'AP, il letto della Tille che attraversa il comune di Lux è completamente asciutto. Dove una volta scorreva l'acqua, adesso vi è una strada polverosa, larga 15 metri, con resti di pesci ormai morti da tempo.
La siccità che si registra in Italia non è caratteristica solo del nostro Paese, ma sta affliggendo quasi metà del continente europeo, interessando pertanto non solo il Po, ma anche fiumi come il Danubio e il Reno, danneggiando l'agricoltura, provocando incendi, minacciando la sopravvivenza di molte specie acquatiche, oltre a creare disagi alle persone a causa dei razionamenti d'acqua.
Per quasi due mesi nell'Europa occidentale, centrale e meridionale non ci sono state precipitazioni significative e, secondo gli esperti, quella a cui stiamo assistendo potrebbe essere la peggiore siccità degli ultimi 500 anni.
Un problema che non riguarda solo l'Europa, ma anche l'Africa orientale, la parte occidentale degli Stati Uniti ed il Messico settentrionale.
Quest'anno, secondo un rapporto di S&P Global Commodity Insights, la produzione di mais nell'UE dovrebbe essere inferiore di 12,5 milioni di tonnellate rispetto allo scorso anno e la produzione di girasole dovrebbe essere inferiore di 1,6 milioni di tonnellate.
Questo avrà conseguenze sulla catena alimentare, perché riguarderà l'alimentazione delle mucche e, a seguire, la produzione di latte e carne i cui costi, inevitabilmente, inizieranno a salire.
Se poi a questo aggiungiamo le conseguenze della guerra in Ucraina, che per molti Paesi giustificherà il continuare ad investire in energie fossili, che sono la causa del già gravissimo cambiamento climatico a cui stiamo assistendo, è evidente che il futuro che ci attende è tutt'altro che roseo.