A gennaio, l'Istat stima una diminuzione congiunturale nella produzione industriale che cala del -0,7% rispetto all'ultimo mese del 2022. L'indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale per i beni di consumo (+0,9%) e l'energia (+0,1%); diminuiscono invece i beni strumentali (-2,0%) e i beni intermedi (-0,6%).

Anche il trimestre novembre-gennaio ha registrato un calo del -1% rispetto ai tre mesi precedenti.

Corretto per gli effetti di calendario, a gennaio 2023 l'indice complessivo aumenta in termini tendenziali del +1,4% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 contro i 20 di gennaio 2022). Si registrano incrementi tendenziali per i beni strumentali (+7%) e per i beni di consumo (+5,3%); evidenziano una diminuzione, invece, i beni intermedi (-3,6%) e l'energia (-7,4%).

Tra i settori di attività economica che presentano variazioni tendenziali positive si segnalano la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+15,3%), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+14,3%) e la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+11,8%). Le flessioni più ampie si registrano nella fabbricazione di prodotti chimici (-10,8%), nell'industria del legno, della carta e della stampa (-10,4%) e nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-9,3%).