Anche Microsoft licenzia. Saranno 10mila, dei 221mila impiegati, i dipendenti di cui, entro il prossimo marzo, Microsoft ha deciso di fare a meno. Il ceo Satya Nadella ha spiegato la scelta giustificandola con una progressiva contrazione dei clienti nell'utilizzo di Azure, la piattaforma cloud di Microsoft, e del crollo delle vendite nel mercato dei personal, dopo la bolla causata dalla pandemia.
Nardella, in una nota inviata ai dipendenti, ha comunque dato rassicurazioni sul futuro dell'azienda che definisce brillante indicando come prossimo settore di sviluppo quello dell'Intelligenza Artificiale generativa, come dimostrano gli investimenti in ChatGPT di OpenAI che Microsoft commercializzerà attraverso il suo servizio cloud.
Quella generativa è una delle applicazioni più promettenti nel campo dell'intelligenza artificiale: comprende un insieme di metodi di apprendimento automatico che imparano attingendo dai loro stessi dati e, in seguito, generano risultati (anche prodotti software) totalmente inediti, in quanto non derivati da preconcetti tipici dell'esperienza umana e dei suoi processi di pensiero.
Secondo il sito di monitoraggio Layoffs.fyi, nel 2022 più di 150.000 dipendenti di aziende tecnologiche hanno subito tagli di posti di lavoro.