Lunedì, al suo primo giorno nel regno Unito, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva incontrato la famiglia reale. Martedì è stata la volta del premier dimissionario, Theresa May.
A Downing Street Trump ha invitato la May a mantenere il proprio incarico per chiudere il prima possibile la pratica Brexit, anche senza un accordo con l'Europa, perché in quel caso si aprirebbero comunque "enormi possibilità" commerciali con gli Stati Uniti.
A rendere la proposta di Trump ancor più offensiva nei confronti dell'Ue, va ricordato, è il fatto che questa sia stata accompagnata anche ai riferimenti che il presidente Usa e la premier britannica, nella conferenza stampa che ha seguito l'incontro, hanno fatto riguardo la ricorrenza del 6 giugno, data dello sbarco in Normandia. Uno tra i principali eventi che hanno segnato, a favore degli alleati, l'andamento della seconda guerra mondiale e che, di conseguenza, hanno contribuito a sconfiggere il nazifascismo. E proprio anche per evitare che si potesse ripresentare il pericolo del nazifascismo è nata l'Unione europea!
Una gaffe quella di Trump, se si vuole, tra le meno eclatanti, visto che ieri aveva dato del perdente e del nano al sindaco di Londra Sadiq Khan.
Mentre il presidente degli Stati Uniti era a colloquio con la May, molti manifestanti si sono riuniti nel centro della capitale inglese, nelle vicinanze di Downing Street per far "sentire" a Trump che non è il benvenuto nel Regno Unito. Analoghe dimostrazioni si sono tenute a Birmingham, Stoke, Sheffield, Glasgow, Edimburgo, Chester, Leicester, Oxford ed Exeter.
L'onorevole Corbyn, capo dei laburisti che ieri ha boicottato la cena di Stato offerta a Trump dalla regina, era presente alla manifestazione di Londra insieme a parlamentari di altri partiti politici, tra cui liberaldemocratici e verdi.