"Commentare questo tipo di assurdità è davvero difficile. I funzionari statunitensi hanno raggiunto un nuovo minimo con le loro dichiarazioni irresponsabili. C'è un flusso continuo di armi letali verso l'Ucraina, che vengono utilizzate per annientare civili, aree residenziali, scuole, ospedali, asili. Sembra che l'illuminato Occidente, guidato da Washington, abbia irrevocabilmente deciso di portare l'umanità su un confine pericoloso, oltre il quale si profila sempre più distintamente un Armageddon nucleare".

Così la Tass, questa mattina, riferisce quanto dichiarato mercoledì dall'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, in risposta alle dichiarazioni di funzionari statunitensi secondo cui le munizioni all'uranio impoverito siano da considerarsi un'arma come tutte le altre, oltretutto utilizzate da decenni, e che non presentano rischi particolarmente elevati.

Il possibile utilizzo di armi all'uranio impoverito in Ucraina è stato reso noto all'inizio di questa settimana a seguito di una dichiarazione del ministro della Difesa britannico, Annabelle Goldie, che lo ha ammesso rispondendo ad una interrogazione al riguardo da parte di un membro della Camera dei Lord.

Ma che cosa sono le armi all'uranio impoverito?

L'uranio impoverito è un materiale contenente uranio nel quale la presenza degli isotopi 235U e 234U è inferiore rispetto a quella presente nell'uranio naturale (rispettivamente 0,711% e 0,0054% in massa).

L'uranio è un metallo pesante contenuto in piccole quantità in rocce, suolo, aria, acqua e in alcuni tipi di cibo. Nella sua forma naturale è costituito da tre isotopi, tutti radioattivi, con una maggior prevalenza dell'isotopo 238. Per utilizzarlo nei reattori nucleari o nelle armi è necessario arricchirlo con gli isotopi fissili 235U e 234U. Il materiale che ne deriva è noto come uranio arricchito, e la sua concentrazione di 235U in peso varia fra il 2% e il 90%.

Il materiale di scarto di questo processo è il cosiddetto uranio impoverito, che invece di essere conservato e messo al sicuro viene impiegato per fabbricare munizioni che, naturalmente, non possono esplodere con una reazione nucleare a catena. Perché viene utilizzato tale materiale da associare a una carica esplosiva convenzionale? Perché aumenta l'efficacia della munizione. Ad esempio, un razzo o un missile all'uranio impoverito ha la sicurezza quasi totale di penetrare qualsiasi tipo di corazza. Quindi, è sicuramente più efficace di un'arma convenzionale.

C'è però un problema: la dispersione di materiale radioattivo nell'ambiente al momento dell'impatto con l'obiettivo. I proiettili all'uranio impoverito possono, di fatto, avvelenare le persone e l'ambiente, e nel lungo termine procurare forme di cancro aggressivo letali in chiunque abbia avuto a che fare con essi.

Per chi non lo sapesse o lo avesse dimenticato, l'uranio impoverito è stato usato nelle missioni di pace cui hanno partecipato i soldati italiani nei Balcani, in Afghanistan e in Iraq. Come ci hanno fatto conoscere le cronache di questi anni, i militari italiani che nei Balcani sono stati impiegati nella bonifica delle aree dove queste munizioni sono state utilizzate si sono ammalati, sviluppando gravi forme di cancro. Naturalmente, nessuno parla delle conseguenze sui civili, che però non possono esser state diverse.

Nel 2001, il procuratore capo del Tribunale penale internazionale per l'ex Iugoslavia, Carla Del Ponte, si batté affinché i bombardamenti all'uranio impoverito della NATO nei Balcani fossero considerati crimini di guerra. La sua posizione, però, non è passata per la mancanza di un trattato ufficiale che bandisse questo tipo di armi e di leggi internazionali che ne vietassero l'uso. 

Adesso gli ucraini le vogliono utilizzare.

L'aspetto assurdo della vicenda, al di là della propaganda russa che le vuole paragonare a testate nucleari, è il fatto che Kiev, utilizzando munizioni all'uranio impoverito all'interno dei propri confini, finirà per avvelenare il proprio territorio e la propria popolazione... a meno che Zelensky non sia entrato nell'ordine di idee di arrivare ad una pace rinunciando a parte dei suoi oblast, rendendoli però inabitabili per i russi e la popolazione ucraina russofona. L'altra possibilità è che l'esercito ucraino voglia utilizzare le munizioni all'uranio impoverito oltre confine, in territorio russo.

In un caso o nell'altro, tutto questo non sembra che possa aumentare le probabilità per arrivare ad una soluzione del conflitto o almeno ad un cessate il fuoco.