La legge dell'ex è un classico nel gioco del calcio. L'ex finisce sempre per far gol e punire la squadra per cui giocava. Una legge che, tra l'altro, diventa quasi una regola nel caso in cui l'ex non si lasci proprio nel migliore dei modi con la sua ex squadra.

Così, questa domenica, la legge dell'ex ha colpito ancora nell'incontro delle 12:30 tra Inter e Cagliari, terminato in parità 1-1, con i gol di Lautaro Martinez al 30' del primo tempo ed il pareggio al 78' per il Cagliari dell'ex Radja Nainggolan. Per l'Inter è il terzo pareggio consecutivo, sempre con lo stesso risultato, negli ultimi tre incontri di campionato. 

I nerazzurri, che schieravano titolare il neo acquisto Young, vanno in vantaggio grazie ad un colpo di testa di Lautaro Martinez che fa infuriare l'allenatore del Cagliari Maran, per il quale la rete sarebbe stata propiziata da una spinta dell'interista su Walukiewicz, mentre la pensano diversamente il Var e l'arbitro Manganiello che convalidano.

Nella ripresa l'Inter, pur sfiorando il raddoppio con Sensi prima e Lautaro poi, subisce il gol del pareggio su tiro di Nainggolan deviato da Bastoni, su cui Handanovic non può intervenire.

Ma non è finita qua. Al 94', a partita oramai conclusa, è ancora protagonista Lautaro Martinez che prima si fa ammonire per proteste, per un mancato intervento dell'arbitro su un presunto fallo di Walukiewicz, per essere andato faccia a faccia con Manganiello, e poi si fa espellere con un rosso diretto per aver continuato quella che è stata una vera e propria sfuriata. 

In questo modo il calciatore argentino rischia diverse giornate di squalifica - valgono gli esempi di Balotelli in campionato e Leiva in Coppa Italia - e probabilmente salterà il derby con il Milan che si disputerà tra due giornate.

Conte non l'ha presa bene e ha lasciato lo stadio senza presentarsi ai microfoni per le interviste del dopo partita.