Serie A, Juventus e Inter come da pronostico, ma il Milan rimane capolista
In attesa del posticipo di giovedì tra Roma e Torino che ne decreterà la conclusione, l'esito degli incontri di cartello della 12.esima giornata di Serie A è stato in linea con quello che gli ultimi dati statistici facevano prevedere.
La Juventus non è riuscita a prevalere sull'Atalanta, a causa di un rigore sbagliato di Ronaldo, ma è comunque riuscita a mantenere l'imbattibilità, in Serie A, contro i bergamaschi, mentre l'Inter porta a casa la terza vittoria consecutiva nei confronti del Napoli, grazie ad un rigore messo a segno da Lukaku e ad un espulsione, quella di Insigne, che non ha però limitato il gioco del Napoli, tanto che nel finale avrebbe meritato il pareggio.
Per Gasperini, tecnico dell'Atalanta, "la partita è stata bella e giocata da entrambe le squadre per cercare di vincere. La Juventus è una grande squadra e ha saputo ribattere molto bene. Probabilmente abbiamo creato anche di più, siamo andati in svantaggio in un buon momento per noi. Merito alla squadra per aver reagito nel modo migliore. Gollini è stato grandissimo, sono stati grandi tutti, difensori, centrocampisti e attaccanti che hanno fatto benissimo. Con i cambi nel secondo tempo abbiamo cercato quel qualcosa in più per farci vincere la partita. Ogni gara bisogna cercare di tirare fuori il massimo."Per Pirlo, Juventus, questo è stato l'andamento della partita: «Abbiamo fatto un'ottima partita contro una squadra forte, con grande ritmo. Abbiamo però peccato di leggerezza in alcuni casi, perché avremmo dovuto portarla a casa con più cattiveria e convinzione. Abbiamo creato tanto, ma non siamo riusciti a chiuderla e quando si lascia la gara in bilico può succedere di tutto, però siamo scesi in campo con il giusto atteggiamento: questa sera è stata un a partita importante sotto l'aspetto dell'intensità, l'Atalanta è difficile da affrontare e noi l'abbiamo fatto a viso aperto».
Queste le dichiarazioni di Antoni Conte, Inter: «Non era una sfida facile, il Napoli è un'ottima squadra ed è stata una gara molto tattica. C'era grande rispetto, non è stata una partita bellissima, ma questi sono punti importanti perché il Napoli è una diretta concorrente e da anni è protagonista nel nostro campionato. Sono gare che puoi vincere e perdere per un episodio. Ci siamo affrontati spesso l'anno scorso e ci siamo studiati per rendere sterili i rispettivi attacchi. La cosa fondamentale però era vincere e chi ci riesce deve essere contento.Abbiamo sentito un po' il peso della partita, sapevamo che vincerla non sarebbe stato facile e forse ci è venuto un po' il braccino nei minuti finali. Portare a casa questo tipo di partite è importante per la nostra crescita a livello mentale. La squadra deve imparare a soffrire e vivere questo tipo di situazioni. Vincere così contro squadre così forti è un bel segnale. Loro hanno cercato di coprire tutti gli spazi nella loro metà campo per poi ripartire sfruttando la velocità di Lozano e Insigne. Nel primo tempo abbiamo provato ad andare a prenderli alti ma loro sono stati sempre bravi a uscire con il pallone, soprattutto con Zielinski che ci ha messo in difficoltà alle spalle di Brozovic. Alla fine però la nostra strategia ha pagato, anche se nei minuti finali siamo stati un po' fortunati».
Queste, invece, le parole di Gattuso, Napoli: «Solo in Italia gli arbitri ti buttano fuori se un calciatore manda a quel paese l'arbitro, a maggior ragione se si tratta di un capitano che lo fa dopo aver protestato per un rigore dubbio. Non va bene, in Inghilterra non succede. So che è difficile fare l'arbitro, ma un direttore di gara d'esperienza non può fare qualcosa del genere in una partita così delicata. Abbiamo fatto una grandissima partita, meritavamo più noi di loro, ma bisogna fare gol. Rimane la prestazione, ma adesso pensiamo alla prossima partita contro la Lazio».
L'ennesimo pareggio del Milan (28 punti), fa sì che i nerazzurri si portino al secondo posto ad un solo punto di distacco dai cugini rossoneri, con la Roma che stasera avrà la possibilità di portarsi a 24 punti, gli stessi della Juventus che insegue le due milanesi.