Importante quanto chiara presa di posizione da parte del governo ungherese, uno dei pochi ad avere alzato la testa contro le prese di posizione europee nei confronti della Russia, nel contesto della guerra fra Mosca e Kiev.
A parlare, per il leader Viktor Orban, è stato il ministro degli Esteri, Péter Szijjártó che, in un 'post' su Facebook, ha affrontato alcuni argomenti di carattere internazionale come, appunto, la fornitura di armi all'Ucraina e l'accoglienza dei clandestini, sottolineando come, davanti alle "gravi sfide per la sicurezza" dell'UE, "anni di politiche migratorie sbagliate che hanno creato società parallele in Europa occidentale, una minaccia terroristica sempre più pericolosa e pressioni migratorie che non si attenuano", sia giunto "il momento di un confronto onesto: con calma e buon senso, dovremmo riflettere su dove le decisioni politiche europee hanno sbagliato, sul perché Bruxelles continui a spingere sulla migrazione, sulla necessità di aumentare ulteriormente le sanzioni che tanto danneggiano l'economia europea, o se esista un piano B per l'Ucraina".