La SVB (Silicon Valley Bank) di Santa Clara (California), 16.esima banca degli Stati uniti specializzata nel finanziamento delle startup, venerdì è improvvisamente fallita. Era dalla crisi finanziaria del 2008 che non si assisteva alla chiusura di una banca di simili dimensioni.
Venerdì, le autorità finanziarie della California non ne hanno permesso la regolare apertura, bloccando pertanto i depositi dei clienti. Depositi che potranno però essere ritirati lunedì, ma solo da parte di coloro che li avevano assicurati... si tratta di una piccola parte, pari all'11%. E gli altri? Il loro destino non è stato ancora chiarito.
La SVB basava la propria attività finanziando le startup ed emettendo obbligazioni che venivano acquistate dagli investitori. Con la Federal Reserve che ha iniziato ad aumentare i tassi di interesse dei titoli di Stato, gli investitori hanno ritenuto più conveniente reindirizzare i loro soldi verso titoli più garantiti ed altrettanto remunerativi.
Per questo, con lo scadere delle obbligazioni, la SVB ha man mano iniziato a vedere scemare i propri utili e la propria redditività. La scorsa settimana, secondo quanto ricostruito da Reuters, Moody's avrebbe comunicato alla banca la decisione di un suo declassamento. Appresa la notizia, i vertici hanno iniziato una giostra di telefonate e incontri per far cambiare idea alla società di rating promettendo un immediato piano di vendite, tra obbligazioni e azioni, per rendere di nuovo sostenibili i conti della banca. Il piano, anche per i tempi stretti, è andato in porto solo parzialmente a causa del crollo del valore delle azioni la cui vendita era collegata al piano di salvataggio, dovuto alla diffusione di notizie relative allo stato della banca che avrebbero dovuto rimanere riservate per almeno altre 24/48.
In pratica, per evitare il downgrading di Moody's che avrebbe potuto avere come conseguenza un possibile crac, quanto messo in atto dalla SVB ha portato al fallimento della banca che, a meno di un possibile salvatore che si materializzasse questo fine settimana, sembra ormai inevitabile.
E se nessun salvatore si farà avanti quali saranno le conseguenze?
Quelle di un effetto domino. Intanto le società che avevano i loro capitali depositati nella SVB potrebbero essere a rischio. Questo avrebbe ricadute a cascata sull'occupazione a livello locale. Inoltre, a livello nazionale e mondiale, da lunedì i settori tecnologico e bancario nei mercati finanziari saranno oggetto delle scommesse degli speculatori ed è difficile credere che il valore delle azioni potrà tenere. E da capire, anche in questo caso, con quali conseguenze per le società.