Ucraina, anche la Germania tenta una via diplomatica per evitare l'invasione
All'ambasciatore dell'Ucraina nel Regno Unito, Vadym Prystaiko, che ieri alla BBC aveva ipotizzato la possibilità che il suo Paese potesse dichiarare ufficialmente di rinunciare ad entrare nella Nato per evitare un'invasione da parte della Russia, questa mattina ha risposto Sergii Nykyforov, portavoce del presidente Volodymyr Zelensky, dichiarando che tale possibilità non solo è prevista dalla Costituzione, ma ha anche il pieno supporto delle istituzioni e dell'opinione pubblica.
L'Ucraina non rinuncia però a qualsiasi tentativo di accordo con la Russia e fa sapere di aver chiesto tramite l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) un incontro con Mosca entro le prossime 48 ore per avere chiarimenti sul dispiegamento di uomini e mezzi nei pressi dei propri confini.
Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha spiegato questa richiesta con il fatto che anche la Russia fa parte di tale organizzazione e, pertanto, se è seria nell'affermare che non ha intenzione di invadere l'Ucraina, "deve adempiere al suo impegno per la trasparenza militare al fine di allentare le tensioni e rafforzare la sicurezza di tutti".
Ma, oltre all'Ucraina, la via ad una soluzione diplomatica della crisi è ricercata in queste ore anche dalla Germania, con il cancelliere Scholz che oggi, in Ucraina, incontrerà Zelensky per poi recarsi in Russia dove parlerà con Putin.
L'ennesimo disperato tentativo del premier tedesco sembra però cozzare con le mosse della Russia che prosegue nel dispiegamento delle proprie forze militari in una manovra di accerchiamento che non è possibile spiegare altrimenti se non finalizzata ad una imminente invasione.
Inoltre in questo momento, secondo quanto dichiarato a Sputnik dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, le relazioni tra Russia e Stati Uniti hanno raggiunto il loro livello più basso, anche se tra i due Paesi rimangono aperti alcuni canali di comunicazione, a differenza di quanto accadeva molti anni fa.
Se non ci sarà una svolta nella crisi, a questo punto inaspettata ed improvvisa, l'invasione dell'Ucraina e l'imprevedibile escalation di conseguenze ad essa collegata appare oramai inevitabile.