"Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa a 76 anni di Sven-Göran Eriksson, a seguito di una lunga malattia [tumore al pancreas, ndr], affrontata con il coraggio, la determinazione e la grande umanità che l’hanno contraddistinto lungo tutta la sua carriera", riporta il comunicato della Lega Serie A. "Allenatore innovativo e vincente, in oltre quarant’anni da tecnico si è seduto su alcune delle panchine più prestigiose d’Europa, oltre ad aver guidato le rappresentative Nazionali di Inghilterra, Messico, Costa d’Avorio e Filippine.Dopo i successi ottenuti in patria con l’IFK Göteborg, guida il Benfica in Portogallo, prima di approdare in Italia, dove ha allenato la Roma, la Fiorentina, la Sampdoria e la Lazio. Il suo Palmares con le squadre italiane comprende 1 Campionato di Serie A (Lazio 1999-2000), 4 Coppe Italia (Roma 1985-1986 nel ruolo di Direttore Tecnico, Sampdoria 1993-1994, Lazio 1997-1998 e 1999-2000), 2 Supercoppe italiane (Lazio 1998 e 2000), 1 Coppa delle Coppe (Lazio 1998-1999) e 1 Supercoppa UEFA (Lazio 1999).Tutta la Lega Serie A si stringe alla famiglia Eriksson ed esprime le più sentite condoglianze".

Anche la FIGC ha ricordato il tecnico svedese, annunciando che in sua memoria verrà osservato un minuto di raccoglimento su tutti i campi di Serie A (maschile e femminile) e Serie B prima delle gare in programma questo lunedì e nella prossima giornata di campionato: 

“La notizia della sua morte – ha dichiarato il presidente della FIGC Gabriele Gravina - è un grande dolore per il calcio italiano. Apprezzato e rispettato per le sue qualità tecniche e umane, Sven-Goran è stato un grande allenatore la cui memoria rimarrà legata per sempre all’Italia. La sua testimonianza di amore per il calcio e per la vita ha commosso tutti e unisce i tifosi, senza alcuna distinzione, in un lungo ed emozionante applauso".



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