La carenza di chip continuerà a creare difficoltà a tutte le aziende ancora per qualche tempo, anche a quelle che producono smartphone, ha ricordato Nicole Peng, vicepresidente della società di ricerca Canalys, aggiungendo però che nonostante siano da considerare anche le problematiche collegate alla pandemia, il mercato della telefonia mobile fa registrare segnali di ripresa.

Infatti, nel quarto trimestre del 2021, le vendite globali sono cresciute dell'1%, in rialzo rispetto al -6% fatto registrare nel trimestre del precedente, quando l'assenza di componenti aveva raggiunto il picco.

Inoltre, i dati riferiti  al periodo ottobre - dicembre dello scorso anno, indicano che Apple, nonostante i prezzi tutt'altro che abbordabili dei suoi dispositivi, è di nuovo tornata a guidare la classifica dei principali produttori di smartphone al mondo, raggiungendo una quota di mercato pari al 22%. Samsung  rimane ferma al 20%, davanti a  Xiaomi con il 12%, seguita da Oppo al 9% e Vivo con l'8%. Dopo l'unione tra i marchi avvenuta qualche mese fa, i numeri di Oppo integrano anche quelli di OnePlus.

Come dato tendenziale, rispetto al 2020, Apple ha perso l'1% di quota di mercato, mentre Samsung ha guadagnato il 3%. Invariata la quota della terza piazza occupata da Xiaomi.

Per i prossimi mesi, però, le prime due posizioni potrebbero invertirsi , considerando che a febbraio è attesa l'uscita della nuova gamma dei prodotti Samsung, i Galaxy S22, anche se a primavera dovrebbero arrivare i prossimi iPhone Se, i dispositivi Apple a basso costo.

Per Sanyam Chaurasia, analista di Canalys, società di ricerca a cui si devono questi dati, sono stati principalmente i produttori di fascia bassa, con meno scorte in magazzino, a subire maggiormente i problemi derivanti dalla carenza di componenti che si sono tradotte in una diminuzione di quote di mercato.