All’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede si è tenuto oggi il convegno dal titolo “New perspective for a strategy on child dignity in the digital world”. L’importanza dell’evento è stata sottolineata dal parterre di grande rilevanza internazionale. L’evento, aperto dall’Ambasciatore presso la Santa Sede Francesco Di Nitto e introdotto da Ernesto Caffo, Presidente della Fondazione “Il Telefono Azzurro” è stato moderato da Emilio Puccio, Segretario Generale dell’Intergruppo sui diritti dell’Infanzia del Parlamento Europeo.
In rappresentanza del governo è intervenuto Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy.
Caterina Chinnici, figlia del giudice Chinnici e Parlamentare Europeo, Anna Maria Corazza Bildt, Presidente di Missing Children Europe, Antonella Sciarrone Alibrandi, Sottosegretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede, Adrien Taquet, Segretario di Stato presso il Ministero della Solidarietà e della Salute francese (responsabile per l’Infanzia e la famiglia), Carlo Maria Polvani, Sottosegretario Aggiunto del già Pontificio Consiglio della Cultura, Jan Arne Björklund, Ambasciatore del Regno di Svezia in Italia e molte altre personalità civili e religiose hanno partecipato all’evento nella splendida cornice di Palazzo Borromeo.
Il mondo digitale è ormai il nostro presente ed il nostro futuro ed il cosiddetto paradigma tecnologico è sempre più importante. È per tale motivo che è necessario investire sempre più energie sul tema della dignità dei bambini nel mondo digitale e lavorare molto per costruire soluzioni sempre migliori per la loro protezione. La questione della dignità dei bambini in internet deve essere all'ordine del giorno dei prossimi incontri internazionali. Internet trascende i confini per definizione e proprio oggi è il “Safe internet day” (20a edizione). Dato che uno su tre utenti online nell'Unione Europea è un bambino, il Parlamento e le istituzioni europee hanno agito varando atti concernenti il rispetto dei diritti umani, compresi i diritti dei minori, intrinseci ai valori sui quali si fonda l'Unione europea. Tali diritti devono essere rispettati sia online sia offline. Nel decennio digitale ogni minore in Europa merita di sfruttare appieno un ambiente digitale sicuro, che conferisce autonomia e responsabilità, e di essere coinvolto nella transizione digitale e, in particolare, va sottolineato il divieto di profilazione minori.
foto copyright 2023 di CarloMarino #carlomarinoeuropeannewsagency