Nel cittadina di Careri, piccolo paese collinare della Locride ai piedi dell’Aspromonte a 320 slm con una bellissima vista sul fondovalle del fiume Careri e del mare Jonio, il 28 Dicembre di ogni anno si celebra la festa del miracolo della Madonna delle Grazie per ricordare il terremoto che distrusse Reggio e Messina,
Erano le 05:20 del 28 dicembre 1908 quando una fortissima scossa di terremoto di magnitudo 7,2 colpì le città di Reggio e Messina. La città più danneggiata fu Messina dove morirono 80.000 persone; la seconda città più danneggiata fu Reggio Calabria con 15.000 morti; altri 25.000 morti si riscontrarono nei paesi vicini all'epicentro sia in Sicilia che in Calabria. Ai danni provocati dalle scosse sismiche è necessario aggiungere quelli causati dal maremoto. Le onde provocarono molte vittime fra i sopravvissuti che si erano rifugiati sulla riva del mare, alla ricerca di una protezione. Improvvisamente le acque si ritirarono e dopo pochi minuti almeno tre grandi ondate di quasi 12 metri provocarono altri morti. Il terremoto fu avvertito anche a Careri. I careroti, spaventati dalle forti scosse, si riunirono in piazza e i più anziani esortarono tutti alla preghiera e alla devozione verso la Santa Vergine delle Grazie.
Si racconta ancora oggi che dopo la scossa avvenuta alle 5.20 in punto, la Madonna delle Grazie venne adagiata sui gradini della chiesa situata nella piazza principale del paese ed in quel preciso istante lo sciame sismico si interruppe inducendo la popolazione alla proclamazione di un vero e proprio miracolo. Da allora ogni anno alle ore 05.20 i careroti festeggiano e ricordano questo evento miracoloso celebrano la Santa messa seguita dalla processione portando la madonna per le vie del Paese.
Perché i careroti sono devoti a questa Madonna? La leggenda, che si tramanda da padre in figlio, narra che un contadino, durante il processo di aratura dei suoi campi con i buoi, quando passò in un punto del terreno gli animali si impennarono e si bloccarono di colpo a causa di un ostacolo. Nonostante i colpi di bastone del contadino non vollero assolutamente andare avanti. Allora il contadino si accorse che dalla terra spuntava una parte del quadro della Vergine. Dopo un primo sgomento avvertì subito la popolazione e tutti andarono sul posto e gridarono ad un miracolo. Dopo i festeggiamenti del ritrovamento si presentò il problema della proprietà del quadro.
Il trittico, infatti, fu ritrovato al confine tra i paesi di Careri e Platì; dopo tantissime proposte la controversia venne risolta grazie ad uno stratagemma. Il quadro venne deposto su di un carro trainato da buoi portati dalla montagna, che senza indicazione alcuna dovevano trovare il luogo predestinato. Gli animali scelsero la strada che conduceva a Careri ed alle porte della cittadina la Madonna venne accolta da una folla trionfante. Nel corso dei decenni le sono stati attribuiti molti miracoli, tuttora molti sono i fedeli che si rivolgono a Lei per ricevere delle grazie. La Madonna delle Grazie è venerata anche in Australia dai creroti emigrati e residenti.
Un evento miracoloso e degno di particolare menzione che molti di noi ricordano e quello occorso del 1970 a “Frandinandu Faraone”, un contadino di Careri proprietario di un appezzamento di terreno in località Mataffo. Come ogni anno, all'inizio dell'autunno, si apprestava a bruciare le stoppie per preparare il terreno alle semine autunnali. A causa di un leggero vento che si alzò all'improvviso, il fuoco si è propagato senza più controllo ad alcuni alberi del proprio podere e dei poderi limitrofi: Faraone, in preda al panico, tenta con ogni mezzo di spegnere l'incendio che ormai divampava e si buttava in mezzo al fuoco con rami verdi nel tentativo estremo di contenere il danno; i suoi vestiti prendono fuoco e, vistosi perduto, si prostra per terra invocando a gran voce l'aiuto della Madonna delle Grazie. Dopo pochi minuti un violento nubifragio si abbatté su tutta la zona e l'incendio diventò per lui solo un ricordo dell'aiuto“soprannaturale”.
Questo evento straordinario si è verificato alla presenza di altre persone ed è stato “certificato” dall'Appuntato Scollica, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Careri, accorso in aiuto. Ricordo che il quadro originale è stato rubato nella notte del primo ottobre 1971 ed è stato sostituito con una copia fatta a Firenze.