Secondo Mosca, sono i resti degli ultimi due figli dello Zar Nicola II, e più precisamente della figlia Marija e dell’erede al trono Aleksej, quelli ritrovati nel 2017 nei pressi di Ekaterimburg dove nel maggio1918 erano stati trasferiti i membri della famiglia reale, dove poi vennero fucilati nel luglio dello stesso anno dalle guardie della Ceka.

Lo Zar Nicola II, assieme a sua moglie Alexandra Fiodorovna e ai loro figli Ol’ga, Tat’jana, Marija, Anastasija e allo zarevic Aleksej (oltre al medico personale e a tre servitori) furono processati e condannati a morte dal Governo rivoluzionario bolscevico la notte del 16 luglio 1918.

I corpi furono poi seppelliti in quella zona in fosse anonime e dimenticate per decenni, fino al 1979 quando furono ritrovati alcuni frammenti. La notizia però fu tenuta segreta fino al 1989, quando il Governo di Mosca decise di renderla pubblica.

Da quel momento iniziarono le ricerche dei resti dei Romanov. I frammenti ossei dei figli di Nicola II sono stati rinvenuti nel 2017 e come affermato dalla ricercatrice Marina Molodtsova (che ha guidato le ricerche) quei frammenti sono al 100% di Marija e Aleksej.

Dal 1998 i resti rinvenuti a Ekaterimburg sono conservati nella cattedrale di San Pietro e Paolo ma solo dal 2005 sono stati eseguiti gli esami per accettarne l’autenticità. Mentre nel 2000 la Chiesa Ortodossa russa li ha canonizzati, trasformandoli in reliquie.