Al 19 maggio, aumentano i numeri del contagio rispetto a ieri, con un incremento di 813 nuovi casi ed il totale delle persone che hanno contratto il virus che arriva così a 226.699. Dopo due settimane dalla prima parziale riapertura i prossimi giorni saranno indicativi per capire se il contagio riprenderà o meno a crescere. Anche in Germania in conseguenza delle prime parziali riaperture, il numero dei nuovi contagiati è ripreso a crescere, senza però allarmare più di tanto gli esperti.

Il numero totale degli attualmente positivi è di 65.129, con una decrescita di 1.424 rispetto a lunedì. Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 27.291 in Lombardia, 9.635 in Piemonte, 5.330 in Emilia-Romagna, 3.754 in Veneto, 2.323 in Toscana, 2.264 in Liguria, 3.786 nel Lazio, 2.128 nelle Marche, 1.518 in Campania, 1.941 in Puglia, 204 nella Provincia autonoma di Trento, 1.524 in Sicilia, 600 in Friuli Venezia Giulia, 1.389 in Abruzzo, 308 nella Provincia autonoma di Bolzano, 66 in Umbria, 341 in Sardegna, 49 in Valle d’Aosta, 382 in Calabria, 212 in Molise e 84 in Basilicata.

Tra gli attualmente positivi, 716 sono in cura presso le terapie intensive, 33 pazienti in meno rispetto a 24 ore fa, 9.991 quelli ricoverati con sintomi, con un decremento di 216 e 54.422 in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 129.401, con un incremento di 2.075 persone rispetto a ieri.

Rispetto all'ultimo dato i deceduti, anch'essi in aumento, oggi sono 162 e portano il totale a 32.169.


Queste le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine del suo intervento alla 73esima Assemblea Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che si è aperta il 18 maggio:

"Una sfida fondamentale è rappresentata dallo sviluppo di un vaccino per il COVID-19 sicuro ed efficace. Dobbiamo impegnarci perché il vaccino sia considerato un bene pubblico globale, un diritto di tutti e non un privilegio per pochi"."Nel mio messaggio - ha detto Speranza -  ho voluto sottolineare l’importanza dell’OMS e la necessità di rafforzare il suo ruolo centrale, soprattutto in tempi di crisi. Ma questo vuol dire lavorare insieme per costruire un’Agenzia più forte, ripensando il suo ruolo e le sue funzioni. Dobbiamo assicurarci che sia completamente indipendente da influenze esterne, politiche o finanziarie, e che sia guidata solo dalla scienza. In questo senso è importante che gli Stati contribuiscano con risorse umane e finanziarie con l’unico obiettivo di aumentare la preparazione e la risposta dei singoli Paesi con il supporto di alto livello tecnico e scientifico dell’Agenzia al servizio di tutti gli individui".